T re punte, quattro in mezzo o solo tre? Nella testa di Ranieri, passata la sbornia per un’accoglienza che Cagliari riserva raramente, ora è il momento del campo. E di risolvere i dubbi che un organico provvisorio (siamo in pieno mercato) gli ha messo in testa. Il tifoso, avvelenato contro tutto e tutti per una prima parte di serie B da incubo, ha fatto capire cosa vuole: gioco, punti e, se possibile caro signor Ranieri, anche il paradiso.

Il campionato di serie B è ancora aperto. Le prime due sembrano irraggiungibili, ovvero Frosinone (39) e Reggina (36), squadre che il Cagliari ha saputo domare, nonostante quel caos organizzato che regnava fino a Natale. Il Genoa (33) è in crescita, il Bari (30) sta frenando, nonostante alla Domus fosse sembrata una squadra di marziani. Il resto, dal Pisa al Cagliari, è un gruppo racchiuso in 4 punti, nulla di impossibile se ricordiamo che alla fine della stagione regolare mancano 19 partite, un’eternità.

Un passo alla volta, il Cagliari affidato alle cure del dottor Ranieri si deve levare dalla testa la paura di cadere, dando la caccia alla zona playoff. L’impatto col campionato non sarà terribile: prima il Como alla Domus, poi il Cittadella (oggi penultimo a 19 punti) al “Tombolato”, quindi la Spal (16ª a quota 20), a seguire la trasferta di Modena (con 25 punti, come i rossoblù) e lo sbarco del Benevento a Cagliari, formazione oggi a quota 22. Insomma, per Ranieri cinque confronti dove cercare la vittoria, andando dentro la testa dei suoi giocatori, apparsi spesso terrorizzati dall’impatto con la partita. La curiosità di sapere se Ranieri sarà l’uomo giusto per rimettere in piedi un grande malato come il Cagliari è enorme. Tangibile nei dialoghi con i tifosi, anche quelli più distaccati: mediaticamente, è stato un colpo straordinario, ma il confronto col campo ci darà l’esatta percezione di quanto pesi un allenatore navigato su un gruppo alla ricerca di un’identità.

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