«Siamo determinati a mantenere il nostro sostegno all'Ucraina e lavoriamo molto strettamente con il Congresso su questo». Lo ha detto il segretario di Stato americano Antony Blinken, dopo un incontro al World Economic Forum di Davos con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, mentre è discussione al Congresso Usa il via libera a nuovi aiuti militari. «So che i nostri colleghi europei faranno lo stesso», ha aggiunto Blinken.

«Dobbiamo ottenere una superiorità aerea per l'Ucraina come abbiamo ottenuto quella nel Mar Nero. Possiamo farlo, i partner sanno ciò di cui abbiamo bisogno e quali quantità. Permetterebbe progressi sul terreno. Due giorni fa abbiamo provato che possiamo colpire aerei russi che non erano stati abbattuti finora», ha detto invece nel suo intervento al Forum.

«Abbiamo bisogno – ha aggiunto il leader di Kiev - che Putin perda e possiamo farlo. Quest'anno deve essere decisivo».

Zelensky ha sottolineato che il leader russo «non sarà mai soddisfatto di un conflitto congelato. «Vi ricordo che dopo il 2014 c'è stato un tentativo di congelare la guerra in Donbass. C'erano garanti influenti, tra cui la cancelliera della Germania e il presidente francese. Ma Putin è un predatore non soddisfatto dai prodotti congelati. Dobbiamo difenderci, difendere i nostri bambini e le nostre mogli e possiamo batterlo sul terreno, lo abbiamo provato».

Come detto, Zelensky sollecita Usa e Stati Ue a provvedere a nuove forniture militari. Al proposito, il ministro degli Affari Esteri dell'Ucraina, Dmytro Kuleba, ha avvertito che il tempo per approvare un accordo sul finanziamento degli aiuti all'Ucraina da parte del Congresso degli Stati Uniti è quasi scaduto. Ma lo stesso Kuleba ha ribadito che l'Ucraina non si arrenderà in alcun modo. «Anche se finissimo le armi, combatteremo con le pale, perché per l'Ucraina è in gioco l'esistenza della nazione», ha detto in un'intervista a Abc News.

Kuleba ha affermato anche che più soldi per l'Ucraina potrebbero potenzialmente aiutare a evitare uno scontro diretto tra Nato e Russia, in cui le truppe statunitensi sarebbero costrette a

intervenire.

Sul rischio di uno scontro diretto tra Nato e Russia ieri il sito di news tedesco Bild ha riferito di un file “classificato” delle autorità tedesche, che ipotizza un’estensione del conflitto in Ucraina con un attacco “diretto” delle truppe di Mosca alla Nato. 

Nel documento, che sarebbe in mano al ministero della Difesa di Berlino, «mese per mese e con una precisa localizzazione, vengono descritte le azioni russe e occidentali che culmineranno nel dispiegamento di centinaia di migliaia di soldati della Nato e nell'imminente scoppio della guerra nell'estate del 2025».

Pronta è stata però la replica di Mosca. «Bild non esita a scrivere bufale, quindi preferirei non commentare», ha dichiarato il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov.

(Unioneonline/l.f.)

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