Zelensky all’angolo, Trump lo attacca: «Deluso da lui, l’Ucraina non doveva iniziare la guerra»
Il presidente Usa risponde alle critiche del suo omologo ucraino, escluso dal tavolo dei negoziati. E rilancia: «Ha il 4% dei consensi, si dovrebbe andare a elezioni»Donald Trump (Ansa)
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Volodymyr Zelensky è all’angolo. Mentre Usa e Russia trattano alle sue spalle la pace in Ucraina, Donald Trump respinge le proteste di Kiev esclusa dal tavolo dei negoziati e rilancia, accusando il presidente ucraino di «aver iniziato la guerra». Lo fa senza articolare troppo il suo pensiero, dicendosi «deluso» da Zelensky e invocando un cavallo di battaglia di Vladimir Putin, le elezioni in Ucraina per far fuori un presidente a suo dire delegittimato.
In una delle consuete conferenze stampa fiume in occasione della firma di nuovi ordini esecutivi, questa volta da Mar-a-Lago, il presidente americano ha dichiarato che i colloqui in Arabia Saudita con Mosca sono andati «molto bene» e che «probabilmente» incontrerà Vladimir Putin entro fine mese.
«Sono più fiducioso di prima», ha dichiarato dopo che il suo emissario, il segretario di Stato Marco Rubio, e quello del Cremlino, il ministro degli Esteri Serghei Lavrov, a Riad hanno stabilito una sorta di reset nei rapporti tra Stati Uniti e Russia per la pace in Ucraina ma anche in vista di nuovi affari tra Washington e Mosca e di un'intesa sugli equilibri di potere nel mondo.
E se Zelensky ha lamentato l’esclusione di Kiev e chiesto colloqui equi che coinvolgano anche Ue, Regno Unito e Turchia, Trump ha risposto per le rime. «Sono molto deluso da Zelensky, ho sentito che è arrabbiato per avere un posto al tavolo dei negoziati. Lo ha avuto per tre anni, non avrebbe dovuto iniziare la guerra», ha detto, senza precisare ulteriormente la sua posizione, visto che come è noto è stata la Russia ad invadere l’Ucraina. Il tycoon ha anche sottolineato che l’Ucraina è in una situazione in cui «non ci sono state elezioni, c’è la legge marziale e il suo leader ha il 4% dei consensi». Altro cavallo di battaglia di Putin.
Trump tuttavia ha assicurato di «essere in grado» di porre fine al conflitto e si è detto favorevole all’invio di truppe di pace europee in Ucraina una volta raggiunto l’accordo: «Sarebbe fantastico, sono assolutamente d’accordo».
Il presidente americano è anche tornato sui dazi, annunciando una nuova ondata a partire dal 2 aprile. «Imporremo tariffe sulle auto straniere attorno al 25% e oltre». Quanto all'ordine esecutivo di giornata, Trump ha firmato una legge «per migliorare l'accessibilità e la disponibilità della fecondazione in vitro per un maggior numero di americani», una promessa che aveva fatto in campagna elettorale.
(Unioneonline/L)