Standing ovation al Congresso americano per il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, in video collegamento nel 21esimo giorno di guerra: "Sono fiero di salutarvi da Kiev, vittima dei bombardamenti dei russi tutti i giorni, ma noi non molliamo, come tutte le altre città". "Il nostro Paese vive l'11 settembre da tre settimane", ha scandito sul maxi-schermo, tornando a lanciare l’ormai consueto appello: "Abbiamo bisogno di una no fly-zone. Oggi non solo aiutate noi ma anche tutta l'Europa e tutto il mondo ad essere liberi". 

Quasi in contemporanea arrivano le nuove dichiarazioni del presidente russo Vladimir Putin, che ha di nuovo ripetuto la teoria secondo cui a subire "un vero genocidio" sono stati gli abitanti del Donbass per 8 anni. "L'obiettivo della Russia non è occupare l'Ucraina" ma l'operazione delle forze armate russe "si sta sviluppando con successo e strettamente secondo i piani". La Russia "non aveva altra scelta per garantire la propria sicurezza che quella di attuare l'operazione militare in Ucraina". 

In attesa del nuovo round di colloqui fra le due parti, previsto per oggi, il Financial Times diffonde la bozza di un piano di pace in 15 punti che sarebbe in discussione e che include il cessate il fuoco e il ritiro delle truppe russe se l'Ucraina dichiara la neutralità e accetta limiti alle forze armate (COSA PREVEDE). E’, quello della neutralità, un nodo chiave del negoziato: Kiev, dopo aver rinunciato all'adesione alla Nato, per la Russia dovrebbe accettare anche uno statuto di neutralità, sul modello dell'Austria o la Svezia. Secondo il Cremlino "è possibile un compromesso", in base ad una "neutralità smilitarizzata, stile Svezia, con un proprio esercito". Il ministro degli Esteri Serghei Lavrov parla di "un margine di speranza di raggiungere un compromesso", sottolinea che uno status di neutralità è "seriamente considerato" e spiega che "questo è ciò che si sta discutendo attualmente". Kiev però rifiuta l'idea e dice di aver proposto "un modello di garanzie di sicurezza", con "un accordo rigido con un certo numero di Stati garanti che si impegnano con chiari obblighi giuridici a prevenire attivamente gli attacchi in Ucraina". "L'Ucraina è in uno stato di guerra diretta con la Russia. Pertanto, il modello può essere solo ucraino", ha detto il capo negoziatore Mykhailo Podoliak.

Intanto, a tre settimane dall’inizio dell’invasione russa le città sotto attacco sono sempre più numerose. Ieri sera le navi di Mosca presenti nel mar Nero hanno iniziato a bombardare le coste vicino alla città di Odessa, la terza più grande e principale porto del Paese. Sono stati lanciati razzi e sono stati sparati colpi di artiglieria. Di notte, alle 2.57 (ora locale) è poi scattato l'allarme "attacco aereo", e i civili sono stati invitati ad andare nei rifugi, così come accaduto a Poltava (ore 3), Dnipro (2.56) e Ivano-Frankivsk (2.54) e Leopoli (2.53).

Ma esplosioni sono state sentite anche alla periferia di Kiev mentre le sirene anti-raid continuano a suonare nella capitale e i bombardamenti colpiscono edifici residenziali.

Mariupol, da giorni sotto assedio da parte delle forze russe, è stata colpita anche dal mare di Azov e secondo l’esercito ucraino un attacco russo è stato sferrato anche contro i civili in fuga. A Kharkiv ci sono due edifici residenziali distrutti a seguito di un attacco di artiglieria nel quartiere Nemyshlyansky. 

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Gli aggiornamenti di ora in ora:

Ore 20.40 – Bombe sulla piscina a Mariupol: “Donne incinte sotto macerie”

I russi hanno lanciato un attacco aereo sul centro sportivo Neptun, utilizzato come rifugio per donne incinte e madri con bambini piccoli. Lo scrive su Telegram, secondo quanto riferisce Ukrinform, il capo dell'amministrazione militare regionale di Donetsk, Pavlo Kyrylenko. "Stanno cercando di distruggere fisicamente i residenti di Mariupol, che sono stati a lungo un simbolo della nostra resistenza - afferma -. Oggi hanno lanciato un attacco aereo sulla piscina Neptun. Donne incinte e donne con bambini sono ora sotto le macerie".

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Ore 20.30 – Nuovi bombardamenti su Kiev

Nuovi bombardamenti dell'esercito russo su Kiev. I missili hanno colpito diverse case private nel distretto di Podilsky. Lo ha scritto su Telegram il sindaco della capitale Vitali Klitschko, secondo quanto si legge su Ukrinform. Sul posto stanno lavorando soccorritori e medici. Il fuoco è stato contenuto, ma l'intervento va avanti. Nessuna vittima è stata registrata finora. Secondo il sindaco è stato danneggiato anche un gasdotto a bassa pressione. Oggi è in vigore a Kiev un coprifuoco esteso, iniziato ieri alle 20 e che durerà fino alle 7 di domani. Una misura analoga è stata annunciata anche nella regione di Kiev.

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Ore 20.10 – Biden: “Putin è un criminale di guerra”

Joe Biden ha chiamato per la prima volta Vladimir Putin "un criminale di guerra". Lo riferiscono giornalisti al seguito del presidente Usa.

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Ore 19.30 – Mosca nega: “Non abbiamo attaccato noi il teatro di Mariupol”

La Russia nega le accuse di aver bombardato il teatro di Mariupol, che ospitava centinaia di civili sfollati. Secondo il ministero della Difesa di Mosca è stata la milizia ultranazionalista ucraina del Battaglione Azov a distruggere l'edificio. Lo riporta la Tass.

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Ore 18.30 – Kiev: “Bozza Ft contiene solo le richieste russe”

Kiev sottolinea che la bozza di un accordo di pace in Ucraina pubblicata dal Financial Times "rappresenta soltanto le richieste della Russia". Lo ha detto il consigliere del presidente Zelensky, Mykhailo Podoliak. "L'Ucraina ha le sue posizioni e le uniche cose che confermiamo in questa fase sono il cessate il fuoco, il ritiro delle truppe russe e garanzie di sicurezza da un certo numero di paesi", scrive su Twitter. La bozza in 15 punti diffusa dal Ft include la rinuncia da parte dell'Ucraina alla Nato e la promessa di non ospitare basi militari straniere o armi.

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Ore 18.25 – Liberato il sindaco di Melitopol

"L'operazione speciale per liberare il sindaco di Melitopol, Ivan Fedorov, è appena stata completata con successo. Vanya è al sicuro". Lo ha riferito il vice capo dell'ufficio presidenziale ucraino Kirill Tymoshenko, citato da Ukrinform, sottolineando che il primo cittadino, che era stato sequestrato venerdì scorso, tornerà presto alle sue funzioni.

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Ore 18.20 – Mosca nega l’attacco ai civili in fila per il pane

La Russia nega di essere responsabile del raid in cui sono rimasti uccisi almeno 10 civili in fila per il pane a Chernihiv, 150 km a nord di Kiev, vicino al confine con la Bielorussia. "Voglio sottolineare che non c'erano e non ci sono truppe russe a Chernihiv. Tutte le unità militari russe sono fuori da Chernihiv, bloccando le strade, e non stanno conducendo alcuna azione offensiva sulla città", ha dichiarato il portavoce del ministero della Difesa di Mosca, Igor Konashenkov, citato da Interfax, parlando di "propaganda del regime di Kiev".

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Ore 18.10 – Biden: “A Kiev anche droni e armi anti-aeree”

Gli Stati Uniti concedono all'Ucraina altri 800 milioni di dollari di aiuti militari. Lo annuncia il presidente americano Joe Biden. Nel nuovo pacchetto di aiuti militari all'Ucraina sono inclusi anche droni e armi anti-aeree a lungo raggio. "Siamo impegnati a fornire armi all'Ucraina, ne forniremo altre", ha detto Biden.

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Ore 17.50 – Raid su teatro Mariupol, era rifugio civili

Le forze russe hanno bombardato un teatro d'arte drammatica "nel cuore di Mariupol", che era stato convertito in rifugio per centinaia di civili. Lo denuncia in una nota il Consiglio comunale della città nel sud dell'Ucraina, citato da Ukrinform. "È ancora impossibile valutare l'entità di questo atto orribile e disumano, perché la città continua a essere bombardata nelle aree residenziali", si legge nel comunicato.

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Ore 17.20 – La Russia ha bloccato la Bbc 

La Russia blocca il sito della Bbc e promette ulteriori ritorsioni nella "guerra dell'informazione".

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Ore 16.50 – La Cig: “La Russia deve sospendere 'operazione' in Ucraina”

La Corte internazionale di Giustizia ritiene che la Russia deve "sospendere immediatamente l'operazione militare avviata il 24 febbraio 2022 sul territorio dell'Ucraina". Lo ha detto la presidente della Corte, Joan Donoghue, in merito alle richieste di Kiev di "misure provvisorie". 

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Ore 16.35 – Nato, Stoltenberg: “Continueremo a fornire armi all'Ucraina”

"Oggi i ministri hanno convenuto che dobbiamo continuare a fornire un supporto significativo" all'Ucraina, "inclusi rifornimenti militari, aiuti finanziari e aiuti umanitari". Lo dice il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, in conferenza stampa al termine della ministeriale Difesa dell'Alleanza atlantica. Allo stesso tempo però "gli alleati sono uniti" nel dire "che la Nato non dovrebbe schierare le sue forze sul territorio o nello spazio aereo dell'Ucraina, perché abbiamo la responsabilità di garantire che questa guerra non si intensifichi oltre l'Ucraina". "Vediamo morte, distruzione e sofferenza in Ucraina, ma questo può peggiorare se la Nato interviene con un'azione che potrebbe trasformare" il conflitto "in una guerra a tutti gli effetti tra Nato e Russia".

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Ore 16.20 – Di Maio: “Bombe a grappolo anche nelle zone popolate”

"Le Nazioni Unite hanno ricevuto rapporti attendibili sull'uso di munizioni a grappolo da parte delle forze russe, anche nelle aree popolate. Condanniamo fermamente l'uso di queste armi odiose, bandite a livello internazionale: colpiscono indiscriminatamente anche la popolazione civile". Lo ha detto il ministro degli Esteri Luigi Di Maio in un'informativa alla Camera.

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Ore 16.10 – Ue: “13 milioni di ucraini colpiti da guerra, 2 milioni di sfollati”

"Sono 13 milioni le persone in Ucraina colpite a vario titolo dalla guerra, di queste 2 milioni sono sfollati interni". Così la commissaria Ue agli Affari Interni, Ylva Johansson, in audizione al Parlamento europeo. 

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Ore 15.50 – Il patriarca Kirill parla con Papa Francesco

Il patriarca russo Kirill ha parlato del conflitto in Ucraina con Papa Francesco. Lo fa sapere la chiesa di Mosca.

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Ore 15 – Zelensky alla Cpi: “Riconoscere la Russia come Stato terrorista”

"Il mondo sta già cominciando a capire che senza il riconoscimento della Russia come Stato terrorista sarà impossibile ristabilire la giustizia per l'Ucraina, sarà impossibile ristabilire l'ordine internazionale". Così il presidente ucraino Zelensky nel discorso in occasione dell'incontro con il procuratore della Corte penale internazionale Karim Khan. "Le truppe russe hanno inflitto all'Ucraina danni centinaia di volte superiori a quelli provocati al Donbass in otto anni di guerra. Le zone più colpite sono quelle che i propagandisti russi hanno sempre definito il luogo di residenza di persone particolarmente vicine alla Russia".

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Ore 14.40 – Usa: “Orribile vedere i civili in coda per il pane uccisi”

“Oggi le forze russe hanno sparato e ucciso 10 persone in fila per il pane a Chernihiv. Questi orribili attacchi devono finire. Stiamo considerando tutte le opzioni disponibili per assicurare la responsabilità di qualsiasi crimine atroce in Ucraina". Lo scrive su Twitter l'ambasciata Usa a Kiev.

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Ore 14.30 – Rilasciato dai russi il sindaco di Skadovsk

Oleksandr Yakovlev, il sindaco di Skadovsk, città portuale ucraina occupata nella provincia di Kherson, dice di essere stato rilasciato in un video postato su Facebook citato da The Kyiv Independent. Yakovlev, che era stato sequestrato dai militari russi insieme con il suo vice Yuri Palyukh - come aveva riferito il ministro degli Esteri di Kiev Dmytro Kuleba su Twitter - ha detto che gli occupanti russi hanno promesso di liberare altri detenuti e ha chiesto ai residenti di non farsi prendere dal panico.

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Ore 14.01 – "I russi sparano a manifestanti pacifici in piazza”

I soldati russi hanno aperto il fuoco e usato gas lacrimogeni per disperdere manifestanti pacifici ucraini radunati nella piazza davanti al consiglio comunale per chiedere il rilascio dei leader locali detenuti nella zona occupata di Skadovsk, dell'Oblast di Kherson. Lo riferisce The Kyiv Independent.

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Ore 13.10 – Uccisi 10 civili in coda per il pane a nord di Kiev

Le truppe russe hanno ucciso almeno 10 civili in coda per il pane a Chernihiv, a nord di Kiev, vicino al confine con la Bielorussia. Lo riferisce il corrispondente di Suspilne news sul posto citato da The Kyiv Independent. L'attacco è avvenuto intorno alle 10 del mattino.

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Ore 13 – Russi rapiscono il sindaco di Skadovsk e il suo vice

Le forze russe hanno sequestrato il sindaco della città portuale ucraina di Skadovsk, Oleksandr Yakovlev, e il suo vice Yuri Palyukh: lo afferma il ministro degli Esteri di Kiev, Dmytro Kuleba.

Scrivendo su Twitter Kuleba ha aggiunto: "Le nazioni e le organizzazioni internazionali devono chiedere alla Russia di liberare immediatamente tutti i funzionari ucraini rapiti”.

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Ore 12.50 – Ucraina: colpita la torre televisiva di Vinnytsia

I bombardamenti russi hanno colpito la torre televisiva di Vinnytsia, città sulle rive del fiume Buh nell'Ucraina centrale. Lo riferisce The Kyiv Independet. Secondo il governatore di Vinnytsia Oblast Serhiy Borzov, l'attacco russo ha danneggiato la torre, lasciando i residenti senza segnale Tv. Non sono segnalate vittime. 

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Ore 12 – “Zelensky rifiuta il modello svedese di neutralità”

L'Ucraina rifiuta l'idea di un modello austriaco o svedese di neutralità del Paese e vuole garanzie di sicurezza. È quanto afferma il presidente ucraino Zelensky secondo quanto riportato dalle agenzie stampa. 

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Ore 11.30 – Ucraina: rientrati da Kiev i premier di Polonia, Repubblica Ceca e Slovenia

"Le delegazioni polacche, slovene e ceche sono tornate sane e salve da Kiev in Polonia". Lo annuncia in un tweet Piotr Muller, portavoce del primo ministro polacco, Mateusz Morawiecki. 

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Ore 11 – Cremlino: “Compromesso possibile su modello Svezia-Austria”

Un "compromesso" sull'Ucraina neutrale secondo il modello svedese o austriaco "è possibile". Lo annuncia il Cremlino. "Questa è un'opzione che viene discussa ora e che può essere considerata un compromesso", ha detto il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov. 

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Ore 10.30 – Russia: “Kiev disponibile a neutralità come Austria o Svezia”

Secondo il capo negoziatore russo ai colloqui con l'Ucraina, Vladimir Medinsky, Kiev sarebbe disponibile ad assumere uno status di "neutralità smilitarizzata, stile Austria o Svezia, con un proprio esercito". Lo scrive Interfax. "Sono in discussione tutta una serie di questioni relative alle dimensioni dell'esercito ucraino", ha affermato. 

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Ore 10 – Lavrov: “Neutralità di Kiev viene seriamente considerata”

l ministro degli Esteri russo, Serghiei Lavrov, ha ribadito che per la Russia i punti chiave nella trattativa con Kiev sono la sicurezza delle popolazioni russofone nell'est dell'Ucraina e la sua smilitarizzazione. Per il ministro, alcune formulazioni di un accordo con l'Ucraina sono "vicine" a un'intesa, mentre lo status neutrale per Kiev viene "seriamente considerato". 

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Ore 8.32 – Gazprom, fornitura gas attraverso Ucraina continua regolare

Il colosso statale russo Gazprom fa sapere che le sue forniture di gas all'Europa in transito per l'Ucraina sono regolari, anche se la richiesta è diminuita del 13%. Lo ha detto il portavoce di Gazprom, Serghei Kupriyanov, aggiungendo che la domanda attuale è di 109,6 milioni di metri cubi.

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Ore 8 – Zelensky: “Negoziati con la Russia sono ora più realistici”

I colloqui con la Russia continuano e sembrano ora "più realistici": lo ha dichiarato il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, nel suo discorso pronunciato a notte fonda, riportato dai media. "Tutte le guerre terminano con un accordo", ha detto Zelensky, ricordando come i negoziati fra le delegazioni di Mosca e di Kiev in corso siano "difficili", ma "di fondamentale importanza". "E mi dicono che le posizioni ai colloqui ora suonano più realistiche", ha detto e "c'è sicuramente spazio per compromessi". "Abbiamo comunque bisogno di tempo perché le decisioni da prendere siano nell'interesse dell'Ucraina", ha concluso Zelensky.

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(Unioneonline)

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