Bruxelles apre una procedura d'infrazione contro X e l'irrefrenabile Elon Musk.

Un'indagine inedita, la prima nel segno del nuovo regime comunitario del Digital Services Act (Dsa), per passare al setaccio tutte le pratiche non conformi di cui la major potrebbe essersi resa responsabile anche con un design ingannevole e gravi lacune di trasparenza. E, se i fatti andranno ad avvalorare la tesi, il rischio per l'ex uccellino azzurro è di incappare in una maxi-multa fino al 6% del giro d'affari annuo o, in ultima istanza, nello smantellamento delle attività sul territorio europeo.

Cinque giorni dopo gli attacchi di Hamas a Israele, Palazzo Berlaymont - guidato dal responsabile per il Mercato unico, Thierry Breton - aveva messo in guardia il social dando il via a un procedimento preliminare in materia di «false informazioni», «contenuti violenti e terroristici» e «incitamento all'odio».

Un primo passo necessario, nell'ottica dei servizi del commissario francese, per le scene di bombardamenti da videogame spacciati per filmati di guerra, vecchi video di ostaggi diffusi come nuovi apparsi nell'etere sullo sfondo del conflitto, e informazioni politiche false lanciate con un clic nel mezzo di una campagna elettorale per le Europee appena all'inizio. Le risposte di X ai primi rilievi e il rapporto sulla trasparenza pubblicato a ruota non sono però bastati a convincere Bruxelles.

L'elenco delle recriminazioni Ue è lungo e sarà oggetto di un attento esame: basso numero di moderatori, segnalazione inefficace di contenuti illegali, messaggi di avvertimento insufficienti contro immagini violente, accesso insoddisfacente ai dati concesso alle autorità di regolamentazione, fake news non rimosse. I dubbi riguardano anche i bollini blu affissi su determinati account, suscettibili di indurre a credere in identità certificate, così come le note aggiunte dalla comunità degli utenti per ricontestualizzare informazioni false, faziose o incomplete, che però sembrano essere troppo poche in certe lingue.

Ora i servizi comunitari procederanno a raccogliere prove, condurre colloqui e svolgere ispezioni prima di decidere se chiedere nuovi rimedi a X o trovare la via del compromesso. La scadenza dell'indagine, ai sensi del Dsa, non è fissata. Ma la procedura senza precedenti è un avvertimento anche per tutte le altre Big del settore.

(Unioneonline/D)

© Riproduzione riservata