Tra armi chimiche e biologiche, è scambio di accusa tra Mosca e Washington.

Usa e Gran Bretagna hanno lanciato l’allarme: le truppe russe potrebbero fare ricorso alle armi chimiche per avere ragione sulla resistenza ucraina. Le prime accuse, giunte dalla Casa Bianca, sono state poi rilanciate da Boris Johnson e da Liz Truss, ministro degli Esteri britannico.

In un'intervista a Sky News BoJo ha addirittura illustrato lo scenario di un possibile attacco di Mosca con le armi proibite: "Cominciano col dire che armi chimiche sono state immagazzinate dai loro nemici, o dagli americani. E quindi quando sono loro ad usarle, come temo che possano fare, hanno in serbo una sorta di maskirovka, una storia falsa".

LA REPLICA – Mosca, dal canto suo, dopo aver parlato di queste presunte armi chimiche immagazzinate dagli Usa, accusa il Pentagono di utilizzare il territorio ucraino per sviluppare agenti patogeni che potrebbero essere utilizzati per creare armi biologiche. Lo fa per bocca del ministro degli Esteri Lavrov, che parla di esperimenti “non pacifici” e chiede spiegazioni a Kiev.

Secondo il ministero della Difesa russo queste attività statunitensi puntano a “stabilire un meccanismo per la diffusione furtiva di agenti patogeni mortali”.

Mosca ha riferito di avere trovato documenti che mostrerebbero componenti di armi biologiche realizzati in laboratori ucraini con il finanziamento del Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti.

Accuse respinte al mittente da Washington ma anche dallo stesso Zelensky: “Sono il presidente di un paese degno, di una nazione degna. E padre di due bambini. E nella mia terra non sono state sviluppate armi di distruzione di massa”, controrilanciando a sua volta.

Un’accusa “che mi preoccupa molto”, ha detto, “perché se vuoi conoscere i piani della russia, guarda a cosa la Russia accusa gli altri di pianificare”. 

“L'ossessione maniacale con cui vari funzionari russi fantasticano su armi o rischi biologici o chimici inesistenti in Ucraina è profondamente preoccupante e potrebbe effettivamente indicare che la Russia sta preparando un'altra orribile operazione sotto falsa bandiera”, twitta invece il ministro degli Esteri Dmytro Kuleba.

Mosca ha comunque ottenuto che il Consiglio di Sicurezza dell’Onu si riunisca nelle prossime ore sulla vicenda.

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