Nel suo intervento alla sessione plenaria del Parlamento Ue Ursula von der Leyen annuncia nuove durissime sanzioni contro Mosca.

«Proporremo un decimo pacchetto di misure. Con nuovi divieti commerciali e controlli sulle esportazioni di tecnologia verso la Russia. Questo pacchetto ha un valore complessivo di 11 miliardi di euro. Proporremo, tra l'altro restrizioni all'esportazione di molteplici componenti elettronici utilizzati nei sistemi armati russi, come droni, missili ed elicotteri», ha spiegato la presidente della Commissione Europea.

Secondo i dati Ue, in seguito all’introduzione delle sanzioni, le entrate della Russia derivanti dalle vendite di gas all'Europa si sono ridotte di due terzi e il price cap fa sì che Mosca perda ogni giorno 160 milioni di euro di entrate. Inoltre, i prezzi del gas nell’Unione sono oggi più bassi rispetto a prima dell'invasione russa dell'Ucraina.

Secondo Von der Leyen, dunque, il tentativo del presidente Vladimir Putin di «ricattare l'Europa con l'energia è stato un vero e proprio fallimento» e, di fatto, a ormai un anno dall'inizio del conflitto Mosca «ha già perso la guerra energetica che aveva iniziato».

Infine, la presidente della Commissione europea ha sottolineato che «grazie all'unità europea e a una politica energetica intelligente, abbiamo resistito alle pressioni russe e ci siamo liberati dalla nostra dipendenza energetica». Se l'economia degli Stati Membri «sta andando molto meglio del previsto», al contrario, secondo quanto riporta Von der Leyen «il Cremlino è costretto a vendere riserve d'oro per colmare i vuoti lasciati dalla mancanza di entrate petrolifere».

(Unioneonline/F)

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