Almeno 54 persone sono morte in Perù, da settembre ad oggi, dopo aver bevuto bevande a base di metanolo adulterato, un alcol non idoneo al consumo ma legalmente commercializzato.

Lo ha fatto sapere il ministero della Salute peruviano.

"Abbiamo registrato 117 casi di avvelenamento da metanolo, di cui 54 persone tra settembre e ottobre", ha detto Eduardo Ortega, direttore generale del Centro nazionale di epidemiologia, prevenzione e controllo delle malattie.

Il ministero della Salute ha avvertito, in particolare, della presenza di metanolo in due bevande alcoliche gassate commercializzate con il marchio "Punto D’Oro", una vodka aromatizzata al frutto della passione e un'altra alla piña colada. In un comunicato si esorta "produttori, importatori e commercianti di bevande alcoliche a non utilizzare alcol metilico o metanolo nella loro produzione al fine di preservare e garantire il benessere della popolazione".

Secondo il Methanol Institute, che rappresenta l'industria mondiale, il metanolo viene spesso aggiunto deliberatamente e illegalmente alle bevande alcoliche come alternativa più economica all'etanolo.

Casi di avvelenamento da metanolo hanno cominciato ad essere segnalati da settembre in almeno nove ospedali pubblici della capitale peruviana. "Non abbiamo avuto così tanti casi registrati di avvelenamento da metanolo dal 2010. Questo è il numero più alto degli ultimi anni", ha detto Ortega.

L'avvelenamento da metanolo può causare sintomi gravi, fino alla cecità e alla morte. 

(Unioneonline/v.l.)

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