Vittoria per il movimento #MeToo.

Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha firmato e trasformato in legge il provvedimento che cambia le modalità con cui le aziende risolvono le accuse di molestie sul posto di lavoro: in pratica si mette fine all’arbitrato forzato, consentendo alle vittime di intentare causa in tribunale contro gli autori.

"E' una bella giornata per la giustizia", ha detto Biden nel corso della cerimonia organizzata alla Casa Bianca alla presenza di membri del Congresso, della vicepresidente Kamala Harris e dell'ex conduttrice di Fox News Gretchen Carlson.

"Tra la metà e i tre quarti di tutte le donne riferiscono di aver subito una qualche forma di molestia sessuale sul posto di lavoro – ha continuato -. E troppo spesso viene loro negata una voce e una giusta possibilità di fare qualcosa al riguardo. Oggi inviamo un messaggio chiaro e forte: siamo con voi per la sicurezza, la dignità e la giustizia”.

"L'arbitrato forzato mette a tacere le vittime di aggressioni sessuali e molestie – ha commentato Harris -. Protegge i predatori invece di ritenerli responsabili e offre alle aziende un potente strumento per nascondere abusi e cattiva condotta".

Partito come un semplice hashtag usato per la prima volta nel 2017 dall’attrice Alyssa Milano, il #MeToo è diventato un movimento femminista in lotta contro il fenomeno della violenza sessuale e delle molestie soprattutto sul luogo di lavoro. Ha dunque contribuito a dare slancio al disegno di legge dando voce alle vittime che non avevano potuto fare causa contro i loro aggressori per le clausole contenute nel loro contratto.

(Unioneonline/D)

© Riproduzione riservata