Le prime reazioni allergiche al vaccino Pfizer-BioNTech, segnalate in 8 persone nelle scorse 2 settimane, potrebbero essere dovute ad una sostanza mai utilizzata finora nei vaccini, il glicole polietilenico (PEG). Anche il vaccino di Moderna contiene lo stesso composto.

La notizia è stata accolta da alcuni con scetticismo, ma il Niaid (National Institute of Allergy and Infectious Diseases) sta esaminando seriamente il problema in collaborazione con la Fda (Food and drug administration), come segnala il sito della rivista Science.

Il Peg è usato per "impacchettare" l'Rna messaggero, l'ingrediente principale del vaccino. Mai usato in

un vaccino approvato, si trova invece in molti prodotti di uso quotidiano, come dentifrici, shampo e solventi, è stato usato per decenni come lassativo e si trova in molti farmaci che in alcune occasioni hanno causato reazioni anafilattiche.

Secondo alcuni allergologi e immunologi un piccolo numero di persone, già esposte a questo composto, potrebbe avere alti livelli di anticorpi anti-Peg, il che li mette a rischio di reazioni allergiche al vaccino. Altri sono invece scettici su questa ipotesi, perchè le quantità di Peg nel vaccino sono molto inferiori a quelle presenti nei farmaci.

Il Niad tuttavia è preoccupato, tanto da aver organizzato diversi incontri con i rappresentanti di Pfizer e Moderna, l'Fda e ricercatori e medici indipendenti. Ha inoltre organizzato con l'Fda uno studio per analizzare la risposta al vaccino delle persone con alti livelli di anticorpi anti-Peg o che hanno avuto gravi reazioni allergiche a farmaci o vaccini prima.

Fino al 19 dicembre scorso, gli Usa hanno registrato 6 casi di reazioni anafilattiche tra 272.001 persone che hanno ricevuto il vaccino, secondo i dati comunicati ai Centers for Disease Control and Prevention (Cdc), e 2 nel Regno Unito.

Le aziende sono comunque consce del rischio. In un documento di settembre i ricercatori di Biontech avevano prosposto un'alternativa al Peg per il rilascio di micro Rna, anche se la vicepresidente Katalin Karikó ha detto che "sulla base delle attuali conoscenze, il rischio è molto basso".

Le linee guida dei Cdc raccomandano di non somministrare i due vaccini di Pfizer e Moderna a chi ha avuto gravi reazioni allergiche ai componenti del vaccino, mentre per chi ha avuto reazioni gravi ad altri vaccini o farmaci inettiabili vanno valutati i rischi e i benefici del vaccino anti-Covid. Chi è ad alto rischio di reazioni anafilattica deve rimanere almeno 30 minuti nello studio medico dopo l'iniezione.

(Unioneonline/L)
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