Il colosso farmaceutico Johnson & Johnson gela a sorpresa gli Stati Ue: c'è il rischio che le dosi di vaccino anti-Covid pattuite possano essere tagliate.

J&J ha comunicato all'Unione Europea di avere problemi di approvvigionamento che potrebbero complicare i piani per fornire 55 milioni di dosi del suo vaccino nel secondo trimestre dell'anno. In serata, la stessa multinazionale ha però confermato l'impegno a fornire "200 milioni di dosi del candidato vaccino Janssen COVID-19 entro il 2021, a partire dal secondo trimestre, in linea con gli accordi stabiliti con la Commissione europea".

"Stiamo lavorando con i nostri partner, autorità regolatorie e governi per accelerare tutte le fasi del processo di produzione dei vaccini e per attivare i nostri siti di produzione non appena lo consentano le approvazioni delle autorità sanitarie", fa sapere l'azienda.

Il candidato vaccino anti-Covid dovrebbe ricevere a breve l'autorizzazione da parte dell'Agenzia europea dei medicinali Ema.

Per "raggiungere l'obiettivo di fornire il nostro vaccino COVID-19, dall'inizio del 2020 - sottolinea l'azienda - ci siamo concentrati sulla costruzione di una rete di fornitura globale parallelamente allo sviluppo del nostro vaccino". "Continuiamo ad avviare e attivare nuovi siti di produzione il più rapidamente possibile e riconosciamo che questa - conclude Johnson & Johnson - è una sfida estremamente complessa, per noi e per tutti gli altri produttori di vaccini".

(Unioneonline/D)
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