Il governo australiano intende contribuire a formare una "coalizione di Paesi" per premere sull'Unione Europa e assicurare di ricevere le forniture ordinate di vaccini contro il Covid-19.

Il ministro del Commercio Dan Tehan ha espresso "enorme disappunto" per la decisione dell'Italia, presa con il sostegno della Commissione Europea, di bloccare l'esportazione verso l'Australia di 250mila dosi del vaccino AstraZeneca, dicendosi preoccupato per la possibilità di un nuovo blocco.

Tehan ha descritto la decisione come "protezionismo dei vaccini", aggiungendo di voler collaborare con paesi con posizioni analoghe, inclusi Canada, Giappone, Norvegia e Nuova Zelanda, per premere come gruppo sui funzionari a Bruxelles. "Sperabilmente cambieranno atteggiamento. Più potremo esercitare pressione su di loro, più si renderanno conto che ciò che fanno è sbagliato", ha dichiarato all'emittente nazionale Abc, aggiungendo di poter invitare nella coalizione Papua Nuova Guinea e alcune nazioni del Pacifico e del Sud Est asiatico.

(ANSA) - SYDNEY, 09 MAR - Parte del lavoro di lobby sarà condotto attraverso il gruppo per la Sanità dell'Organizzazione Mondiale del Commercio, presieduto dal Canada e comprendente l'Ue. Il cosiddetto 'Ottawa Group' si è formato alla fine dello scorso anno per "aiutare a facilitare il commercio di beni medici essenziali" e a "limitare il ricorso a restrizioni alle esportazioni". Il ministro Tehan ha già condiviso le preoccupazioni di Canberra direttamente per telefono con funzionari Ue e con la nuova direttrice generale dell'OMS, Ngozi Okonio-Iweala, che avrebbe condiviso le preoccupazioni, nel timore che molte nazioni in via di sviluppo non abbiano la capacità di produrre i vaccini e possano subire gravi ritardi nel ricevere le dosi.

Il governo australiano e le autorità sanitarie hanno tuttavia assicurato che il blocco delle esportazioni dall'Italia non avrà impatto sul programma nazionale di vaccinazioni.

L'Australia ha ordinato 53,8 milioni di dosi di AstraZeneca, di cui 50 milioni saranno prodotti in Australia dalla Commonwealth Serum Laboratories di Melbourne. Le prime dosi prodotte localmente dovrebbero essere somministrate entro due settimane.

(Unioneonline/F)
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