Giornata di acquisti record negli Usa in occasione del Black Friday.

E non solo nei settori dell'abbigliamento e dell'elettronica. Sono infatti 203086 le armi da fuoco acquistato nel giorno dei maxi sconti, il 10% in più rispetto all'anno scorso.

A contribuire al picco di vendite, oltre agli sconti, anche il timore che vengano adottate misure per aumentare i controlli sulle vendite.

Anche da parte di un'amministrazione - quella di Trump - vicina alla lobby delle armi.

Mercoledì scorso infatti, il ministro della Giustizia Jeff Sessions ha dato indicazioni a Fbi e Atf (l'agenzia federale che si occupa del controllo delle armi) di intensificare i controlli e trasferire con più velocità al database le informazioni su eventuali precedenti penali o problemi psichiatrici.

Tutto nasce dalla polemica sul massacro nella chiesa del Texas dello scorso 5 novembre: Devin Kelley, autore della strage che ha fatto 26 vittime, era stato condannato per violenza domestica, ma l'Air Force non aveva mai trasmesso al database la sua condanna.

Un database, ha rimarcato Sessions, "cruciale per proteggere gli americani dalla violenza legata alle armi, ma affidabile e funzionante sono se le autorità forniscono le adeguate informazioni".

(Redazione Online/L)

LA STRAGE IN TEXAS

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