La Corte d'appello federale di San Francisco ha respinto all'unanimità la richiesta del governo di reintrodurre il "Muslim ban", sospeso il 29 gennaio scorso.

Ma Donald Trump non si arrende e preannuncia che la battaglia legale va avanti. "Ci vediamo in tribunale, la sicurezza della nostra nazione è in gioco", ha scritto su Twitter il presidente degli Stati Uniti, che poi, parlando con i giornalisti, ha aggiunto: "È una decisione sulla quale vinceremo facilmente, secondo me".

Nel frattempo il presidente americano ha chiamato il leader cinese Xi Jinping rassicurandolo sul fatto che gli Usa terranno fede alla politica di "Una sola Cina", messa in discussione dal colloquio di The Donald con il "presidente" di Taiwan, Tsai Ing-wen, che reclama l'indipendenza.

Secondo quanto riferito dalla Casa Bianca, Trump e Xi hanno avuto "una lunga conversazione telefonica", durante la quale i due leader "hanno discusso molti temi", la conversazione "è stata estremamente cordiale ed entrambi hanno esteso i migliori auguri ai popoli dei due Paesi".

I presidenti di Cina e Stati Uniti si sono scambiati anche inviti a visitare i rispettivi Paesi, con l'impegno a continuare i loro colloqui.

Emerge inoltre che due aerei militari, uno cinese, l'altro americano, si sono sfiorati in volo, una distanza di appena 350 metri al largo delle isole Sarborough. Rischiando un incidente che avrebbe potuto avere delle conseguenze imprevedibili.

Le tensioni tra Stati Uniti e Cina avevano raggiunto nelle settimane scorse livelli altissimi, dopo le accuse di Trump a Pechino sulla sua politica commerciale e le affermazioni secondo le quali non riconoscerà la politica di "una sola Cina" finché non vedrà progressi sul fronte dei cambi e delle politiche commerciali.

Ad accendere la miccia era stata la telefonata fatta dalla presidente di Taiwan a Trump per congratularsi per la sua vittoria alle elezioni: negli ultimi 40 anni mai nessun presidente americano aveva avuto contatti formali con i leader dell'isola che Pechino considera una 'provincia ribelle' e con cui Washington non ha rapporti diplomatici.
© Riproduzione riservata