Ieri sera Recep Tayyip Erdogan, ha incontrato ad Ankara il presidente russo, Vladimir Putin.

Durante un colloquio durato circa tre ore i due leader hanno concordato sulla necessità di difendere l'integrità territoriale di Siria e Iraq soffermandosi in particolare sul referendum sull'indipendenza del Kurdistan iracheno al quale Ankara si oppone: "Invitiamo la comunità internazionale ad agire per evitare che il governo regionale del Kurdistan commetta errori più gravi nel periodo post-referendum", ha affermato il presidente turco.

"Abbiamo deciso di collaborare congiuntamente sull'attuazione delle zone di de-escalation in Siria - ha spiegato Vladimir Putin aggiungendo che - la diplomazia, l'intelligence e i funzionari militari dei tre Paesi promotori dei colloqui nella capitale kazaka (Iran, Russia e Turchia) continueranno a lavorare su questo obiettivo".

I due Paesi intendono intensificare gli sforzi per l'attuazione dell'accordo raggiunto a inizio mese. "La Turchia e la Russia hanno ribadito la loro comune volontà per una soluzione politica della crisi siriana", ha dichiarato Erdogan.

SCAMBI BILATERALI RUSSIA-TURCHIA - Tra i temi affrontati durante il dibattito, i due presidenti hanno discusso anche degli scambi bilaterali tra i due Paesi: "Siamo soddisfatti per l'incremento del volume degli scambi nel 2017. Il numero di turisti russi che ha visitato la Turchia è aumentato di 11 volte rispetto allo scorso anno", ha dichiarato Putin parlando di una crescita del 22 per cento solo nei primi otto mesi dell'anno .

"Inoltre abbiamo rimosso quasi tutte le restrizioni commerciali sui prodotti agricoli turchi. L'importazione di prodotti agricoli turchi è aumentata del 58 per cento", ha precisato.

Dopo un periodo di forti contrasti, l'incontro è una conferma del riavvicinamento dei due leader sui temi regionali più caldi.

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(Redazione Online/P)

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