Donald Trump torna all'attacco dei giganti del web.

Dopo aver accusato nei giorni scorsi Google di faziosità, il presidente americano si è scagliato nuovamente contro i social network e il motore di ricerca: "Google, Twitter, Facebook tentano di silenziare la gente, penso sia un problema molto grande".

"Vedrò se devono essere regolati", ha poi aggiunto, sostenendo che questi siti favoriscono notizie e opinioni di sinistra cancellando quelle dei conservatori.

Inoltre, il capo di Stato ha postato su Twitter un video della durata di 24 secondi, lanciando l'hashtag #stopthebias (ovvero basta pregiudizi).

Il breve filmato mostra come Google avrebbe promosso il discorso sullo Stato dell'Unione dell'ex presidente Barack Obama in diverse occasioni sulla sua homepage ma non il suo.

Infine, sempre con un tweet, The Donald ha attaccato il giornalista della Cnn Carl Bernstein, ex cronista del "Washington Post" che assieme a Bob Woodward nel 1972 indagò sullo scandalo del Watergate , in seguito al quale si dimise il presidente Richard Nixon.

"L'approssimativo Carl Bernstein, un uomo che vive nel passato e pensa come un pazzo degenerato, inventando una storia dopo l'altra, viene deriso in tutto il Paese! Fake News", ha scritto il repubblicano su Twitter.

(Unioneonline/F)

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