Un uomo è stato arrestato con l’accusa di aver sequestrato e tenuto prigioniero per circa trent’anni un vicino di casa, scomparso nel 1996 quando era adolescente e ritrovato ieri sera, in stato di grave abbandono, dentro una buca – occultata con del fieno – all’interno di un allevamento di pecore.

È accaduto in Algeria, a Djelfa, città a 300 km a sud della capitale Algeri.

Decisiva per dare la svolta alle indagini la denuncia presentata alla gendarmeria nazionale di El Guedid dal fratello dell’uomo scomparso, che ha suggerito alle autorità il sospetto che il vicino di casa nascondesse qualcosa. 

«In seguito a questa segnalazione – hanno spiegato le autorità - il pubblico ministero ha ordinato alla gendarmeria nazionale di aprire un'indagine approfondita e gli ufficiali di giustizia si sono recati nella casa in questione. La persona scomparsa (B.A.) è stata ritrovata e il sospetto, di 61 anni, proprietario della casa, è stato arrestato», aggiunge la nota.

«La Procura ha ordinato un trattamento medico e psicologico per la vittima e il sospetto sarà portato davanti alla Corte non appena l'indagine sarà completata», ha precisato il tribunale.

La nota conclude sottolineando che «l'autore di questo efferato crimine sarà perseguito con tutta la severità richiesta dalle leggi della Repubblica».

Sui social algerini è diventato virale il video del ritrovamento dell'uomo, ritrovato in uno stato pietoso, con abiti trasandati e una lunga barba. Secondo quanto riportato dai media locali algerini, la famiglia della vittima riteneva in precedenza che l’uomo fosse stata rapito e ucciso da gruppi terroristici islamici armati attivi in Algeria negli anni '90, quando aveva solo 16 anni. 

(Unioneonline/l.f.)

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