Svizzera, rapina una famiglia e violenta una donna: condannato un 74enne italiano
Sette anni e mezzo di reclusione: è la condanna inflitta a un 74enne italiano residente in Svizzera.
L'accusa? Rapina con violenza sessuale. Ma non solo, l'uomo - estradato dalla Spagna un anno fa - è anche sospettato di aver ucciso una donna nel 1997.
Il 74enne, attualmente incarcerato in regime di espiazione anticipata della pena, è comparso oggi davanti al Tribunale regionale di Thun, nel canton Berna, che lo ha riconosciuto colpevole di rapina, sequestro di persona e violenza sessuale.
Secondo la ricostruzione dell'accusa, una sera - alla fine di settembre di due anni fa - l'uomo si presentò nell'appartamento della proprietaria di una gioielleria impugnando una pistola-giocattolo del tutto simile ad una Beretta.
Il rapinatore legò la donna, il marito e la figlia, minacciando di uccidere tutti e tre e riuscì ad impossessarsi di gioielli per un valore di 70mila franchi. In seguito somministrò alle sue vittime dei calmanti e abusò della figlia.
Si fece quindi accompagnare nella gioielleria, dove mise le mani su altri preziosi. Ritornato nell'abitazione abbandonò le sue vittime con delle scatole di fiammiferi legate alla schiena, facendo loro credere che si trattava di esplosivo che sarebbe stato azionato a distanza nel caso avessero lanciato l'allarme.
Nella sua requisitoria, la pubblica accusa ha sottolineato la pericolosità del rapinatore chiedendone la condanna.
(Unioneonline/s.a.)