Siria, i ribelli nominano il nuovo premier. Israele colpisce decine di siti militari
Il governo di transizione guidato da Muhammad Bashir, fedelissimo di al Jolani. Anche l’Italia ferma le richieste di asiloPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Raid israeliani in Siria dopo la presa del potere dei ribelli e la fuga in Russia di Bashar al Assad. Secondo le ong l’esercito dello Stato ebraico ha distrutto alcuni tra i principali siti militari siriani, lanciando circa 250 attacchi dalla caduta del presidente. Tel Aviv ha anche rivendicato anche parte del Golan, suscitando l’opposizione di Egitto e Giordania.
Intanto, il leader dei ribelli al Jolani ha nominato il fedelissimo Muhammad Bashir a capo del governo di transizione. Ingegnere, 42 anni, laureato anche in legge e in Sharia (la legge islamica), Bashir ha amministrato la città di Idlib. In queste ore è stata anche annunciata una amnistia per i militari fedeli al regime.
In seguito alla caduta di Assad, l'Italia e mezza Europa - Germania e Austria in testa - hanno deciso di fermare le richieste di asilo dalla Siria nel timore di una nuova emergenza migratoria. Per l’Ue l'Ue, la fine del regime di Assad è «un momento storico», ma per il momento i rimpatri in Siria «sono insicuri».
Dal canto loro, il cancelliere tedesco Scholz e il presidente francese Macron si sono detti pronti a collaborare con i nuovi leader, affermando però che il nuovo governo di Damasco dovrà rispettare i diritti umani e le minoranze.
Reazioni anche dagli Usa, che attraverso il segretario di Stato Antony Blinken hanno affermato che, nei cambiamenti che stanno interessando la Siria, «non ci sarà spazio per l’Isis».
(Unioneonline/l.f.)