L'allerta sindrome di Kawasaki ora arriva anche dall'Oms.

"Una sindrome infiammatoria multisistemica, che può cioè coinvolgere più organi, con alcune caratteristiche simili alla malattia di Kawasaki è stata osservata in bambini e adolescenti e sembrerebbe collegata al Covid-19".

L'allerta dell'Organizzazione Mondiale della Sanità arriva sulla base di diverse segnalazioni giunte da Europa e Usa di bambini ricoverati in terapia intensiva con gravissime infiammazione correlate al coronavirus.

L'Oms ha sviluppato una definizione "preliminare" per classificare tali casi nei bambini, ma fa sapere che c'è bisogno di un approfondimento.

Per questo l'Ecdc (il centro europeo per il controllo delle malattie) continua a considerate basso il rischio complessivo di Covid-19 per i bambini in Europa, sulla base della probabilità di avere la malattia e del suo moderato impatto.

Mentre la gestione clinica di questi bambini ha l'assoluta priorità, la raccolta dei dati dagli stati membri dell'Ue e il Regno Unito dovrebbe aiutare a capire meglio, secondo l'Ecdc, questa rara condizione e permettere una migliore analisi dei casi, chiarendo la sua incidenza, identificando i gruppi di età più colpiti e i fattori di rischio.

A livello europeo si è comunque raggiunto l'accordo di includere questa malattia tra le possibili complicanze del Covid-19, e si invita a informare gli operatori sanitari e i genitori sui suoi sintomi.

L'Oms osserva anche che su 345 bambini che nel mondo risultano al momento avere una diagnosi di Covid-19 confermata dagli esami di laboratorio, il 23% aveva anche una condizione di patologia pregressa come una malattia polmonare cronica (inclusa l'asma), una malattia cardiovascolare o situazioni di immunodepressione.

(Unioneonline/L)
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