L'allarme è lanciato nientemeno che dal vice ministro tedesco dell'Economia Jens Spahn, portavoce dei berlinesi stanchi di non sentir più parlare la lingua madre nei ristoranti.

Un segno dei tempi, verrebbe da dire, in una delle città europee più internazionali e multietniche. "Mi fa saltare i nervi che i camerieri di alcuni ristoranti di Berlino parlino solo inglese" - ha dichiarato Spahn al quotidiano "Neue Osnabrücker Zeitung" - "Una pazzia del genere non capiterebbe mai a Parigi". Il problema è talmente sentito che la scorsa settimana un gruppo di parlamentari ha scritto alla cancelliera Angela Merkel per chiedere che il governo sostenga l'uso della lingua tedesca sia a livello di istituzioni nazionali sia europee.

E la risposta del capo dello staff della Merkel, Peter Altmeier è stata sì conciliante, ma non ha risparmiato una stoccata ai difensori della lingua tedesca: "Un paese che è forte nei campi della scienza e della ricerca come la Germania, non può che guadagnare dall'intenso scambio internazionale".

(Redazione Online/b.m.)
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