L’aeronautica israeliana ha portato a termine un raid sulla parte centrale della Striscia di Gaza, mentre la sorte di Rafah è appesa a un filo: quello della proposta di accordo che Israele ha avanzato a Hamas, ora allo studio e sulla quale si attende una risposta.

Ma, se l’intesa non ci sarà, l’esercito entrerà nella città più a sud della Striscia.

«Israele sta preparando un'operazione militare su larga scala nella città di Rafah», ha riferito alla Tass Philippe Lazzarini, commissario generale dell'Agenzia delle Nazioni Unite per il soccorso e l'occupazione dei rifugiati palestinesi nel Vicino Oriente (UNRWA). «La mia paura in questo momento è ciò che l'esercito israeliano intende fare, a prescindere dall'assistenza militare a Israele da parte degli Stati Uniti. Sembra che ci sia una preparazione per un possibile intervento militare su larga scala a Rafah», ha detto.

Il tema di Rafah e della crisi umanitaria a Gaza saranno sul tavolo anche in un incontro a Riad, a margine del Forum economico mondiale (Wef), tra il presidente palestinese Abu Mazen, il segretario di stato Usa Antony Blinken e i principali funzionari internazionali.

Intanto è stato diffuso un nuovo video con due ostaggi che chiedono a Benjamin Netanyahu un accordo immediato per la loro liberazione.

(Unioneonline/s.s.)

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