"Abbiamo catturato 41 sospetti jihadisti dell'Isis".

Questo l'annuncio del ministro dell'Interno turco, Suleyman Soylu, in riferimento a parte dei 750 che secondo Ankara erano stati liberati nei giorni scorsi dai combattenti curdi dello Ypg per cercare di seminare il caos durante l'offensiva voluta dal presidente Recep Tayyip Erdogan. Il politico di Ankara ha confermato che altri 195 erano già stati presi nei giorni scorsi.

I foreign fighter di Ankara verranno portati in Turchia e lì processati, mentre quelli di altri Paesi, tra cui molti europei, saranno condotti in strutture detentive nel nord della Siria a ovest del fiume Eufrate, nelle aree della provincia di Aleppo.

Intanto il conflitto prosegue nonostante il cessate il fuoco chiesto dagli Stati Uniti.

Oggi il capo di Stato turco, durante una cerimonia a Kayseri, nel cuore dell'Anatolia, si è messo in posa mimando il saluto militare come fatto dalla sua Nazionale nei match contro Albania e Francia. Un gesto accompagnato da parole forti: "Se non ci sarà il ritiro delle truppe entro martedì sera continueremo la nostra azione e distruggeremo i terroristi".

Nei giorni scorsi c'è stato anche un confronto telefonico tra Erdogan e il premier Giuseppe Conte in cui il presidente del Consiglio ha ribadito il malcontento dell'Italia per l'azione militare avviata in Siria invitandolo a ritirare le truppe.

(Unioneonline/M)
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