Quasi 8mila arresti e oltre 160 morti.

E’ il bilancio di una settimana di proteste e scontri in Kazakistan, repressi impacabilmente dal governo.

"Al 10 gennaio sono 7.989 gli individui detenuti da organi del ministero degli Interni", si sottolinea in un comunicato dello stesso ministero, pubblicato sul sito dell’esecutivo guidato da Qasym-Jomart Toqaev.

Intanto, dopo 5 giorni di blackout Internet ha ripreso a funzionare ad Almaty, la città più grande che conta 1,8 milioni di abitanti. Lo stop alla rete si era verificato mentre avvenivano scontri violentissimi.

Almaty, l'ex capitale del Kazakhstan, era quasi completamente offline da mercoledì scorso. I siti web locali e stranieri sono tornati accessibili oggi, dichiarato giorno di lutto a seguito dei peggiori disordini nella storia indipendente dell'ex repubblica sovietica.

(Unioneonline/L)

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