E’ proprio il caso di dirlo, questione di punti di vista. Così, se Zelensky nel giorno della Memoria paragona i russi ai nazisti (“In Ucraina è stata organizzata una sanguinosa ricostruzione del nazismo. Una ripetizione fanatica di questo regime: delle sue idee, azioni, parole e simboli. Una riproduzione dettagliata, maniacale, delle sue atrocità”), Vladimir Putin paragona i suoi militari a quelli dell’Armata rossa che durante la Seconda Guerra Mondiale hanno sconfitto il nazismo.

“I nostri militari, proprio come i loro antenati, stanno combattendo insieme per liberare il loro suolo dalla feccia nazista”, ha scritto lo “zar” nei telegrammi di congratulazioni inviati ai leader delle autoproclamate repubbliche di Donetsk e Lugansk nel 77esimo anniversario della Vittoria.

"E’ un dovere comune prevenire la restaurazione del nazismo”, ha aggiunto Putin, esprimendo “la certezza che la vittoria sarà nostra, proprio come nel 1945”.

(Unioneonline/L)

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