Sono morte tutte le otto persone a bordo dell'aereo cargo partito ieri sera da Nis, nel sud della Serbia, e precipitato nel nord della Grecia vicino a Paleochori Kavalas. Lo ha comunicato il ministro della Difesa serbo Nebojsa Stefanovic in conferenza stampa a Belgrado.

Il velivolo, di proprietà della compagnia ucraina Meridian Ltd, trasportava 11,5 tonnellate di materiale militare serbo destinato al ministero della Difesa del Bangladesh.

Era partito da Nis alle 20.40, destinazione finale Dacca con scalo tecnico ad Amman, in Giordania. Mentre stava viaggiando fra la Serbia e la Giordania avrebbe chiesto di poter compiere un atterraggio di emergenza all'aeroporto greco di Kavalas, senza però riuscire a raggiungerlo. Testimoni oculari affermano di aver visto l'aereo precipitare in fiamme.

I componenti dell’equipaggio non hanno avuto scampo.

Le autorità greche dell'area hanno invitato la popolazione in un raggio di due chilometri a rimanere in casa con le finestre chiuse per la possibile presenza a bordo di sostanze chimiche pericolose.

Un allarme durato qualche ora, poi un portavoce dei Vigili del fuoco greci ha detto che non sono stati trovati materiali pericolosi sul luogo dell’incidente. Le indagini si erano concentrate su una sostanza bianca trovata vicino a luogo dell'incidente, che aveva fatto temere una fuga di materiale tossico.

(Unioneonline/D)

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