Si è dichiarata colpevole Joann Cunningham, la donna sotto processo nell'Illinois con l'accusa di aver picchiato a morte il figlio di 5 anni, averlo seppellito in un giardino e poi essere andata dalla polizia per denunciarne la scomparsa.

Ora rischia fino a 60 anni di carcere.

All'udienza è scoppiata in lacrime, mostrando disperazione per quanto accaduto al bimbo il cui corpo era stato ritrovato in una fossa poco profonda. Da quanto ricostruito, lo avrebbe colpito con una violenza tale da ucciderlo. Per l'autopsia Andrew è morto soffocato dal suo stesso sangue a causa di un'emorragia.

Nel delitto è coinvolto anche suo padre: consapevole degli abusi subito dal bambino, ha finto di non sapere nulla sua scomparsa quando invece era stato informato del decesso.

Ma nel corso delle indagini sono venuti fuori altri particolari, per esempio il fatto che alla nascita Andrew era risultato positivo agli oppiacei e quando i servizi sociali erano andati nell'abitazione di famiglia avevano trovato feci e immondizia sparse per casa.

(Unioneonline/s.s.)
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