Parigi, al via le Paralimpiadi: gli azzurri sfilano con Sabatini e Mazzone
Mattarella in piedi, entusiasmo per la delegazione Italia: 141 fra atleti e atlete, 26 in più rispetto a Tokyo, 51 esordientiParigi torna a fremere per i suoi Giochi dopo averli chiusi nemmeno 20 giorni fa. E torna con tutto l'orgoglio dei suoi ideali: Liberté, Egalité, Fraternité ma oggi anche e soprattutto "inclusione", la parola d'ordine degli 'altri' Giochi, i Paralimpici.
Dagli Champs-Elysées alla Concorde, la festa di Thomas Jolly si chiama stavolta "Paradoxe" ed è travolgente l'entusiasmo che accoglie gli atleti paralimpici. C'era la pioggia quella sera del 26 luglio, tanta pioggia sugli atleti che sfilavano nei barconi sulla Senna, e persino sui capelli fradici del presidente Sergio Mattarella, rimasti simbolo di un goffo scivolone diplomatico.
Oggi è una giornata di sole splendido e una serata di pura emozione con 5.100 atleti che hanno cominciato a sfilare sugli Champs-Elysées fino alla Concorde. Nella tribuna presidenziale, che al centro vede il presidente francese, Emmanuel Macron e il presidente del Comitato internazionale Paralimico, Andrew Parsons, c'è il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, con il ministro per lo Sport e i giovani, Andrea Abodi. Nella stessa tribuna, la ministra per le Disabilità, Alessandra Locatelli.
La delegazione italiana ha sfilato con i suoi 141 fra atleti e atlete, 26 in più rispetto a Tokyo, 51 esordienti. Proveranno a battere il record di medaglie conquistate, consapevoli che «Tokyo è stato il più grande risultato di tutti i tempi», come ha sottolineato il presidente del Cip, Luca Pancalli. Li hanno guidati, fino alla Concorde, i due portabandiera, Ambra Sabatini e Luca Mazzone.
Alla Concorde, si comincia con "Discorde", il primo quadro creato con tanti pianoforti discordanti guidati da Chilly Gonzales, attorno all'obelisco: sfilano 140 ballerini e 16 artisti con handicap, sulle carrozzine, o con le stampelle. Il cielo sulla Concorde si riempie di fumogeni bianco-rossi-blu della Francia. Sfreccia poi un taxi ricoperto di mascotte olimpiche Phryge, al volante il nuotatore francese con handicap, Théo Curin. Torna quindi in scena, come nell'altra apertura di Giochi, Edith Piaf, stavolta con "Je ne regrette rien", in una versione difficile da riconoscere, di Christine and the Queens. Sfreccia la "Patrouille de France" nel cielo e comincia la sfilata degli atleti.
Dominano le bandiere con i colori delle medaglie olimpiche, oro, argento e bronzo e questi tre colori prendono il posto di quelli della bandiera francese. Apre l'Afghanistan la sfilata delle 168 delegazioni verso una Concorde che si è trasformata da 'parc urbain', dove si svolgevano le gare dei nuovi sport "urbani", lo skate, la BMX, la breakdance, nello stadio più grande del mondo. Dietro, a pochi metri, arde il braciere olimpico, che al termine della cerimonia volerà di nuovo nel cielo di Parigi sulla mongolfiera.
(Unioneonline)