Si fa sempre più duro lo scontro tra Israele e Hamas, che nelle ultime ore hanno risposto colpo su colpo ai rispettivi attacchi, con una pericolosa escalation di violenze.

La Jihad islamica, il secondo più grande gruppo armato palestinese nella Striscia di Gaza, ha annunciato di aver lanciato altri 100 razzi dall'enclave palestinese nel territorio israeliano.

"Alle 5 di questa mattina abbiamo effettuato un potente attacco contro il nemico, con 100 missili sparati in risposta ad attacchi su edifici e civili", ha fatto sapere il gruppo armato. 

Hamas ha cercato di colpire fra l'altro l'aeroporto Ben Gurion di Tel Aviv, che è stato chiuso.

Un uomo e una ragazza sono morti nella città israeliana di Lod mentre erano in un'auto colpita da un razzo. La giovane è morta sul colpo, mentre il 40enne è deceduto in ospedale. Queste nuove morti portano a cinque il numero delle persone uccise tra gli israeliani.

Intanto continuano gli attacchi aerei israeliani su Gaza: due dirigenti militari di Hamas – il comandante della brigata di Hamas a Khan Yunes (a sud di Gaza) Rafah Salameh e il capo dell'intelligence militare della stessa organizzazione Muhammed Yazuri – sono stati uccisi stamane. In un attacco precedente hanno perso la vita Hassan Kaoggi e Wail Issa, dirigenti anch'essi dei servizi di intelligence militare di Hamas.

Tensioni anche in Cisgiordania: nel campo profughi al-Fawar (Hebron) ci sono stati scontri fra gli abitanti e reparti dell'esercito, e un giovane (Hussein al-Titi) è rimasto ucciso.

I militari hanno impedito a una ambulanza di soccorrerlo. Poche ore prime, al posto di blocco di Zaatra (Nablus) un altro palestinese era stato colpito a morte dal fuoco di militari.

(Unioneonline/F)

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