Proseguono le incursioni in territorio russo da parte di miliziani “partigiani” che si oppongono a Vladimir Putin e supportano la resistenza ucraina. 

Il segretario del Consiglio nazionale di sicurezza e difesa ucraino Oleksiy Danilov ha parlato in tv di nuove azioni in tre regioni russe, dopo quelli che Mosca ha definito “operazioni di sabotatori nella regione di Belgorod”.

«Ci saranno dei passi avanti in altre regioni di confine della Russia finché il regime criminale di Putin non porrà fine alla sua guerra contro l'Ucraina. I russi non si sentiranno al sicuro in nessun angolo della Federazione», ha detto Danilov. 

«Bryansk, Kursk, Voronezh e altre regioni non possono essere sicure, dato il numero di cittadini russi che sono contro il regime», ha aggiunto Danilov. 

«La notte non è stata del tutto tranquilla. Ci sono stati numerosi attacchi di droni. La maggior

parte dei sistemi di difesa aerea ha retto, ma ci sono danni a Belgorod: auto, case private, edifici», ha riferito il governatore della regione russa di Belgorod Vyacheslav Gladkov su Telegram. 

Intanto, il primo ministro britannico Rishi Sunak ha dichiarato, nel corso di una conferenza sulla difesa a Londra, che gli alleati occidentali dell'Ucraina sono pronti a sostenere il Paese nella guerra «per anni». Sunak ha aggiunto che la strategia della Russia di  «aspettare e che le persone (in Occidente) si stancheranno, si annoieranno. . . non funzionerà».

Quanto ai prossimi passi, ha detto il premier inglese, «ora stiamo conducendo una conversazione con gli alleati su quali accordi di sicurezza multilaterali e bilaterali a lungo termine possiamo mettere in atto con l'Ucraina».

(Unioneonline/l.f.)

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