Nuova accusa contro Aung San Suu Kyi.

L'ex leader di fatto del governo birmano è stata nuovamente attaccata, e questa volta con riferimento alla violazione delle norme per l'emergenza coronavirus. Lo ha detto oggi il suo avvocato.

Il nuovo capo di imputazione è il sesto contro il premio Nobel per la Pace (75 anni), detenuta dal momento in cui l'esercito ha preso il potere lo scorso primo febbraio, e alla quale non è mai stato permesso di incontrare di persona il suo team legale nonostante sia già iniziato il processo in videoconferenza nei suoi confronti.

TRAGICO BILANCIO - Nel frattempo sono oltre 700 le vittime della terribile repressione del dissenso al Paese dopo il golpe e da parte della giunta militare. Il 20 aprile è atteso un vertice del sud-est asiatico sulla crisi nel paese, come ha detto nel corso di una riunione virtuale del Consiglio di Sicurezza Onu la vice ambasciatrice francese al Palazzo di Vetro, Nathalie Broadhurst.

"Attendiamo con impazienza di sentire le conclusioni del vertice di emergenza annunciato per il 20 aprile", ha sottolineato.

Fonti diplomatiche dell'Onu si attendono che i colloqui si svolgeranno a Giacarta.

(Unioneonline/v.l.)
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