Nigel Farage, l’ex tribuno della Brexit concorrente all’Isola dei famosi inglese
Il politico euroscettico tra letame e sporcizia in una remota località dell'Australia (per un milione e mezzo di sterline)Per restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Nigel Farage, tribuno della Brexit ed ex leader del partito euroscettico Ukip, si ricicla come personaggio tv e sbarca nel reality inglese “I'm A Celebrity Get Me Out Of Here”, popolarissimo programma in onda sull'emittente Itv e paragonabile all'Isola dei famosi.
Il politico, oggi anchorman tv sul canale di destra Gb News, si è presentato così prima di essere spedito con gli altri concorrenti in una remota località dell'Australia: «Ho avuto a che fare con i serpenti del Parlamento europeo, posso affrontare anche questo». «Sono un eroe per qualcuno e un cattivo per milioni di persone. Nella giungla verrà fuori il vero me. Magari vi piacerò di più, magari no. Ma almeno lo scoprirete». E ancora: «Non so se sono la persona più facile del mondo, probabilmente no. Ma sono una persona che sa lavorare in team e sì, so anche ascoltare quello che dicono gli altri».
I telespettatori lo hanno subito scelto per compiere una delle famose prove di sopravvivenza dello show, infilando la testa nel finestrino di un camper pieno di serpenti e frugando nel letame.
Un momento ricondiviso anche sui social, con espressione choccata e la didascalia: «Quando vieni a sapere che David Cameron è tornato». Riferendosi all’ex premier e suo acerrimo nemico ai tempi del duro confronto sulla Brexit, dimessosi dopo la sconfitta al referendum e nominato pochi giorni fa ministro degli Esteri.
Farage non si è certo tirato indietro anche perché per la sua partecipazione è stato pagato 1,5 milioni di sterline. Molti di più delle 320mila dichiarate da un'altra figura politica, Matt Hancock, controverso ex ministro della Sanità del governo conservatore fino a metà della premiership di Johnson, la cui criticatissima partecipazione dell'anno scorso al reality (con tanto di sospensione da deputato Tory) aveva contribuito a minarne ulteriormente la credibilità.
Dopo le accuse arrivate da più parti, anche dal partito di maggioranza, aveva deciso di non ricandidarsi per un seggio alla Camera dei Comuni nelle prossime elezioni del Regno Unito, previste tra la fine del 2024 e l'inizio del 2025.
(Unioneonline/D)