Una giornalista neozelandese si è vista negare l’ingresso in patria a causa delle rigide norme anti-Covid previste dal governo. La donna, Charlotte Bellis, inviata di Al Jazeer in Afghanistan, era tornata a Doha, nel quartier generale. Lì si è accorta di aspettare un bambino dal compagno, il fotografo di nazionalità belga Jim Huylebroek. In Qatar però è illegale avere figli senza essere sposata, quindi la reporter aveva deciso di licenziarsi e rientrare in Nuova Zelanda. Ma si è vista negare l’accesso.

"Se quando sei incinta e non sposata essere ospitata dai talebani ti sembra un rifugio sicuro, vuol dire che sei messa male...". Inizia così il racconto della storia, perché dopo numerosi tentativi col governo di Jacinda Ardern, Charlotte e il compagno sono andati in Belgio, senza potersi fermare per molto tempo in quanto lei non è residente. L'unico Paese per il quale la coppia ha i visti validi è l'Afghanistan. "Siamo felici per te, puoi stare qui, non avrai nessun problema", le hanno risposto subito da Kabul i talebani, consigliandole comunque di dichiarare di essere sposata. E nel caso si venisse a sapere che non lo è, di "chiamarli".

La giornalista, che dovrebbe partorire una bambina a maggio, non è ancora riuscita a tornare in Nuova Zelanda.

(Unioneonline/s.s.)

© Riproduzione riservata