Un accordo che il primo ministro armeno ha definito "doloroso" è stato firmato per mettere uno stop ai combattimenti nel Nagorno-Karabakh. Nella notte, Niko Pashinyan ha scritto su Facebook: "Ho firmato una dichiarazione con i presidenti di Russia e Azerbaigian sulla fine della guerra nel Nagorno-Karabakh", spiegando che si tratta di un'iniziativa "incredibilmente dolorosa per me e per il nostro popolo".

L'accordo pone fine a sei settimane di duri scontri nella regione contesa, centinaia sono stati i morti.

"Ho preso questa decisione alla luce di un'analisi approfondita della situazione militare - ha aggiunto ancora il premier - L'intesa era la migliore soluzione di fronte all'attuale situazione".

L'accordo è arrivato dopo che il presidente azero, Ilham Aliyev, aveva dichiarato che i suoi uomini avevano preso il controllo della città chiave di Sushi strappandola ai separatisti del Nagorno-Karabakh.

Ma subito è scattata la rabbia di molti manifestati che hanno invaso la sede del governo armeno a Erevan, saccheggiando uffici e frantumando vetri.

La situazione è poi tornata a una relativa calma. Il presidente del Parlamento, Ararat Mirzoyan, secondo quanto raccontato da testimoni è stato aggredito e picchiato.

(Unioneonline/s.s.)
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