"Johnson & Johnson dovrà pagare una multa da 572 milioni di dollari per aver alimentato la crisi degli oppioidi in Oklahoma".

Questa la storica sentenza del giudice di Cleveland, negli Usa, Thas Balkman, secondo cui la multinazionale è responsabile (assieme ad altre aziende) della vendita dei medicinali incriminati, ritenuti causa della morte di 400mila persone negli Stati Uniti dal 1999 a oggi.

"Hanno avuto un ruolo fondamentale nella distribuzione di farmaci rischiosi - commenta il procuratore generale, Mike Hunter -. Determinante la campagna di disinformazione rivolta ai medici. È stato diffuso il desiderio di realizzare miliardi di profitti con la prescrizione sempre più alta di oppioidi. Abbiamo dimostrato la loro colpevolezza".

La decisione del giudice segue i patteggiamenti degli altri due produttori di composti chimici, Purdue Pharma e Teva Pharmaceutical, che si sono impegnate a pagare allo Stato rispettivamente 270 e 85 milioni di dollari. Johnson & Johnson intende presentare ricorso contro la decisione.

Fra il 2015 e il 2018 in Oklahoma sono state prescritte 18 milioni di ricette per oppioidi, una cifra elevata considerato che la popolazione è solo di 3,9 milioni di persone.

(Unioneonline/M)
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