È stato rilasciato nella tarda serata di ieri Aleksei Navalny, leader degli oppositori di piazza in Russia.

La polizia lo aveva fermato mentre partecipava alla protesta che lui stesso aveva organizzato a Mosca per manifestare contro la sua esclusione dalle elezioni presidenziali in programma il prossimo 18 marzo.

Su Twitter ha scritto: "Sono stato liberato, grazie a tutti per il sostegno", e ora dovrà presentarsi davanti al giudici per rispondere dell'accusa di violazione delle norme sull'organizzazione delle manifestazioni.

Navalny, 41 anni, ha anche fatto sapere che il suo cellulare è stato sequestrato e, ironicamente, ha aggiunto: "Non posso rispondere a chiamate e messaggi, se qualcuno lo farà non sarò quindi io, forse è Putin".

Il rilascio è avvenuto senza condizioni, l'unico obbligo prescritto è quello di presentarsi in udienza.

(Unioneonline/s.s.)

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