Missili iraniani su un ospedale, Israele colpisce il reattore di Arak: «Khamenei deve morire»
Ondata di missili balistici buca Iron Dome: gravi danni e feriti in diverse città israeliane. L’ira di Tel Aviv(Ansa)
Per restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Un'ondata di una ventina di missili balistici è stata lanciata questa mattina dall'Iran su Israele: alcuni vettori hanno colpito edifici a Tel Aviv, Holon e Ramat Gan, nel centro del Paese.
A Beer Sheva un missile ha colpito l’ospedale Soroka. La polizia ha evacuato le persone dalla zona, il Soroka Hospital ha riferito di ingenti danni e feriti e lanciato un appello: «Non vi recate in ospedale».
I servizi d’emergenza israeliani riferiscono di numerosi feriti anche in altre aree del Paese: oltre 60, alcuni in gravi condizioni.
I caccia israeliani hanno invece attaccato il reattore ad acqua pesante di Arak e l’impianto nucleare di Natanz. L'acqua pesante del reattore di Arak contribuisce al raffreddamento dei reattori nucleari, ma produce plutonio come sottoprodotto che può potenzialmente essere utilizzato nelle armi nucleari. Ciò offrirebbe all'Iran un'altra via per la bomba, oltre all'uranio arricchito, qualora decidesse di sviluppare un'arma nucleare.
Si intensifica dunque la guerra tra Iran e Israele, all’indomani del messaggio di fuoco di Khamenei, che ha rifiutato la “resa incondizionata” chiesta da Donald Trump.
E presto gli Stati Uniti potrebbero entrare direttamente nel conflitto. Secondo i media Usa, Trump ha infatti approvato i piani per attaccare l’Iran e probabilmente, riporta Bloomberg, l’attacco avverrà nel fine settimana. Washington starebbe assemblando in Medio Oriente l'infrastruttura necessaria per entrare direttamente in guerra.
Donald Trump vuole una rapida azione militare ma lo spettro dell'Iraq, che avrebbe dovuto essere una guerra lampo, pesa su una Washington divisa. Il ricordo della "missione compiuta" annunciata da George W. Bush brucia ancora dopo che nel conflitto sono complessivamente morti 4.000 americani e 100.000 iracheni. A tracciare il parallelo è il New York Times, sottolineando che la l'attacco a Fordow (impianto per l'arricchimento dell'uranio), che sulla carta appare semplice, comporta invece molti rischi.
Uno di questi è che la maxi bomba non riesca a portare a termine il risultato sperato. C'è poi il pericolo di quello che potrebbe accedere dopo, con il rischio di attacchi ai 40.000 militari americani dispiegati in Medio Oriente. Senza contare che gli aerei B-2 dalla base Diego Garcia o dal Missouri potrebbero essere abbattuti. I velivoli voleranno di notte e saranno probabilmente affiancati da caccia per proteggerli. Fra gli altri rischi sottolineati dal Nyt c'è quello di una catastrofe nucleare e il terrorismo.
LA DIRETTA
Katz: «Khamenei non può continuare ad esistere»
La Guida suprema iraniana Ali Khamenei "non può essere autorizzato a continuare a esistere": lo ha dichiarato il ministro della Difesa israeliano Israel Katz a Holon, un sobborgo di Tel Aviv colpito questa mattina da un attacco missilistico iraniano. "Khamenei dichiara apertamente di voler distruggere Israele. Considera la distruzione di Israele un obiettivo", ha detto Katz ai giornalisti nel settimo giornodella guerra con l'Iran lanciatada Israele, e ha aggiunto: "Non può essere autorizzato a continuare a esistere un uomo simile".
Raisi: «Se Trump ci attacca morirà»
l presidente americano Donald Trump andrà incontro a "una morte umiliante" se gli Usa si uniranno a Israele nell'attacco all'Iran. Parola dell'ex presidente iraniano Ebrahim Raisi, una cui nota viene ripresa oggi da Iran International, canale d'informazione legato all'opposizione all'estero con base a Londra. "Trump - avverte Raisi - deve ancora rispondere del sangue di Qasem Soleimani (l'ex comandante della Guardia Rivoluzionaria Islamica ucciso in Iraq nel 2020, ndr) ed è atteso dalla vendetta della nazione iraniana. Una morte umiliante lo aspetta (se attacca), e sarà sicuramente abbattuto dalla mano del mondo oppresso".
Netanyahu: «Tiranni terroristi pagheranno un prezzo alto»
"I tiranni terroristi iraniani hanno lanciato missili contro l'ospedale Soroka e contro i civili. Pagheranno un prezzo alto", ha scritto su X il premier israeliano Benyamin Netanyahu.
Iran: «Non volevamo colpire l’ospedale»
L'agenzia di stampa della Repubblica Islamica Irna ha affermato su Telegram che gli "obiettivi principali" dell'attacco missilistico di questa mattina contro Israele "erano il grande quartier generale del Comando e Intelligence dell'esercito israeliano (IDF C4I) e il campo di intelligence militare nel Parco Tecnologico di Gav-Yam": lo riportano i media internazionali. Queste strutture, ha sottolineato l'agenzia, si trovano accanto all'ospedale Soroka di Beer Sheva, aggiungendo che "l'infrastruttura militare era un obiettivo preciso e diretto".
Katz: «Khameni codardo dittatore»
Il ministro della Difesa Israel Katz rende noto di aver ordinato all'Idf insieme con il premier di "attaccare l'Iran con maggiore intensità: obiettivi strategici e governativi a Teheran per eliminare minacce e indebolire il regime degli ayatollah". "Il codardo dittatore iraniano si nasconde nelle profondità del bunker fortificato e spara colpi contro ospedali ed edifici residenziali in Israele: sono crimini di guerra della più grave specie e Khameni sarà ritenuto responsabile dei suoi crimini", ha scritto Katz su X.
(Unioneonline)