Le nuove forti piogge che si sono abbattute sul Paese hanno impedito ai soccorritori di estrarre decine di corpi ancora sepolti nel fango, dopo che una stagione monsonica estrema ha ucciso quasi 350 persone nel Pakistan settentrionale. Secondo le autorità, oltre 200 residenti di decine di villaggi colpiti risultano ancora dispersi.

Ma dall'inizio delle operazioni di soccorso, il compito dei soccorritori è diventato ancora più complicato. Venerdì, il maltempo ha causato lo schianto di un elicottero governativo nel Khyber-Pakhtunkhwa, la provincia più colpita dalle piogge torrenziali, con oltre 320 morti, decine di feriti e danni che potrebbero privare centinaia di famiglie di case, scuole e servizi pubblici, probabilmente per mesi.

Le autorità hanno schierato duemila soccorritori per diversi giorni. Ma stamattina, «il ritorno della pioggia - ha raccontato all'Afp uno di loro - ci ha costretto a interrompere le operazioni: per estrarre le decine di corpi ancora intrappolati, abbiamo bisogno di mezzi edili, ma i passaggi che erano stati liberati sono stati cancellati dalla pioggia e nessun macchinario può avvicinarsi».

(Unioneonline)

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