Ennesima tragedia in mare, al largo della Libia.

A causa del naufragio di un gommone diretto verso l'Italia otto persone sono morte e ci sarebbero almeno 52 dispersi.

Sul posto è intervenuta una nave della Guardia costiera italiana, che è riuscita a mettere in salvo 78 migranti: sono stati gli stessi superstiti a riferire che sul barcone viaggiavano in 130.

Il naufragio arriva nel corso di una giornata di tensioni nelle acque del Canale di Sicilia.

La Marina libica ha infatti annunciato di aver fatto allontanare dalle proprie acque territoriali alcune navi di ong internazionali in attesa di barconi con centinaia di migranti a bordo.

Stando alla nota condivisa dalla Marina sulla sua pagina Facebook, le autorità libiche "hanno rilevato, mezz'ora prima dell'individuazione dei barconi, contatti tra le ong che affermavano di salvare i migranti nei pressi delle acque territoriali libiche, e che, a quanto pare, stavano aspettando i barconi".

Per questo le autorità di Tripoli hanno allontanato le navi delle ong: "Il lavoro di queste organizzazioni aumenta il numero dei barconi e l'audacia dei trafficanti di esseri umani".

(Redazione Online/L)
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