Non cessano gli attacchi nell'Ucraina occupata: nuove immagini satellitari mostrano edifici in macerie nel complesso dell'acciaieria Azovstal di Mariupol, cuore della resistenza dei militari di Kiev. Cento civili sarebbero stati evacuati dall’impianto, mentre l’evacuazione di tutti i civili presenti nella città è stata annunciata, ma rinviata a lunedì mattina, “per motivi di sicurezza”.

Nella notte, sul fronte opposto, Mosca diffonde un video affermando di avere le prove di un attacco dei nazionalisti ucraini nella regione di Kherson; avrebbe preso di mira una scuola e un asilo, con morti e feriti. Ma è la violazione dello spazio aereo svedese da parte di un aereo di ricognizione russo a dare la misura dell'allargamento del conflitto. Un evento “totalmente inaccettabile”, secondo il ministro della Difesa svedese di Stoccolma Hultqvist. “Questa azione - ha detto chiedendo il rispetto della sovranità del Paese - viola le regole e, data la situazione generale della sicurezza, è molto inappropriata". Ma un aereo da ricognizione sarebbero entrati anche nello spazio aereo della Danimarca, che ha per questo convocato l’ambasciatore russo per chiedere spiegazioni. 

Sul fronte diplomatico se l'Unione europea si appresta a varare un sesto pacchetto di sanzioni che potrebbe includere una riduzione delle importazioni di gas e petrolio, la visita di ieri del portavoce di Ankara a Kiev si è conclusa senza alcun annuncio. Il ministro degli Esteri ucraino Dmitry Kuleba in un'intervista a Xinhua chiede alla Cina di entrare a far parte di un gruppo di Paesi garanti del processo di pace ma sottolinea che dopo gli incontri di Istanbul i negoziati si sono fatti "molto più difficili" e che "l'unico modo per riportare la pace in Ucraina è ripristinare la sovranità di Kiev sull'intero territorio del Paese".

Un concetto ribadito a modo suo dal presidente ucraino Volodymyr Zelensky nel suo ultimo post della giornata: "L'Ucraina sarà libera, e su tutte le città temporaneamente occupate" tornerà a sventolare la bandiera ucraina.

A Kiev il segretario di Stato Usa Antony Blinken ribadisce il totale sostegno degli Stati Uniti. Boris Johnson si dice pronto a far di tutto perché "Putin fallisca" nelle sue mire.

Quanto al presidente russo, sarebbe pronto ad abbandonare il termine “operazione militare speciale” e ad annunciare il 9 maggio, durante la parata del Giorno della Vittoria, che è in atto una “guerra totale” all'Ucraina. E il ministro degli Esteri Lavrov torna ad evocare l’escalation atomica: “Una guerra nucleare? Mai sottovalutare il rischio”, ha detto a Zona bianca, su Rete 4.

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La giornata di ora in ora: 

Mariupol, evacuazione a singhiozzo

Circa 100 civili sono stati evacuati dall'acciaieria di Azovstal, a Mariupol. Lo afferma il presidente dell'Ucraina, Volodymyr Zelensky. Anche la Russia conferma: l'evacuazione, sottolinea il ministero della Difesa di Mosca, riguarda "i civili che volevano partire per raggiungere il territorio controllato da Kiev". Rinviata invece a lunedì mattina l’evacuazione dei civili di Mariupol che non si trovano all’interno dell’acciaieria, “per motivi di sicurezza”.

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Kuleba, “sanzioni Ue a Russia includano anche embargo greggio”

“Ho parlato con Josep Borrell sul prossimo round di sanzioni dell'Ue alla Russia che devono includere anche l'embargo al greggio". Lo scrive su Twitter il ministro degli Esteri ucraino, Dmytro Kuleba. "Ho anche sottolineato - aggiunge - che non ci può essere alternativa alla concessione dello status di candidato all'Ue all'Ucraina".

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Indagini su oltre 9.000 crimini di guerra

La procuratrice generale dell'Ucraina ha affermato che è in corso un'indagine su nuovi casi di presunti crimini di guerra da parte delle forze russe per un totale di 9.158 procedimenti penali.

"Abbiamo già identificato specifici criminali di guerra", ha affermato Iryna Venediktova. "Ci sono 15 persone nella regione di Kiev, ad esempio, 10 delle quali a Bucha. Le riteniamo responsabili di torture, stupri e saccheggi", ha aggiunto secondo quanto riferisce la Cnn online.

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In fiamme una struttura della difesa russa

Una struttura della difesa russa, vicino al confine con l'Ucraina, è in fiamme. Lo rende noto il governatore della regione di Belgorod, secondo quanto riferiscono le agenzie Tass e Interfax. Su Telegram, Vyacheslav Gladkov ha affermato che non ci sono ancora dettagli su danni o vittime nell'edificio situato nella regione meridionale di Belgorod.

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Evacuazione dei civili da Mariupol

L'operazione di evacuazione dei civili dall'acciaieria di Azovstal, a Mariupol, "continua" anche oggi. Lo afferma un portavoce dell'Onu a Ginevra, riferiscono i media internazionali. "Le Nazioni Unite confermano che è in corso l'evacuazione presso il complesso siderurgico di Azovstal, in coordinamento con la Croce Rossa e le parti in conflitto", ha detto Jens Laerke, portavoce dell'Ufficio per il coordinamento degli affari umanitari. Il funzionario ha sottolineato di non poter fornire altri dettagli per motivi di sicurezza.

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Danimarca e Svezia: “Jet russi nel nostro spazio aereo”  

Copenaghen ha denunciato la violazione dello spazio aereo danese da parte di un aereo da ricognizione russo e ha convocato l'ambasciatore russo in merito alla questione. Lo rende noto il capo della diplomazia danese. Il governo della Danimarca ha per questo convocato l’ambasciatore russo per chiedere spiegazioni. Anche la Svezia nelle scorse ore aveva denunciato un’analoga violazione del proprio spazio aereo.

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Kiev: “Pace solo col ripristino della nostra sovranità”

"L’unico modo per riportare la pace in Ucraina è ripristinare la sovranità di Kiev sull'intero territorio del Paese". Lo ha detto il ministro degli Esteri ucraino Kuleba che chiede alla Cina di far parte dei Paesi garanti della sicurezza nel processo di pace.

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Appello del Papa, “corridoi per persone in acciaieria Mariupol”

Il Papa chiede corridoi umanitari per Mariupol. "Oggi inizia il mese dedicato alla Madre di Dio. Vorrei invitare tutti i fedeli e le comunità a pregare ogni giorni di maggio il rosario per la pace. Il pensiero va subito alla città ucraina di Mariupol, città di Maria, barbaramente bombardata e distrutta", ha detto al Regina Coeli. "Rinnovo la richiesta che siano predisposti corridoi umanitari sicuri per le persone intrappolate nell'acciaieria di quella città", è l'appello di Papa Francesco.

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Ore 10.40 – Scholz respinge le critiche: “Decisioni prese insieme ai partner”

Il cancelliere tedesco Olaf Scholz respinge le critiche sulla riluttanza della Germania a inviare armi pesanti all'Ucraina. In un'intervista al Bild am Sontag, il leader tedesco spiega che le sue decisioni "vengono prese in tempi rapidi e d'intesa con i nostri partner. Azioni affrettate e solitarie della Germania sarebbero discutibili".

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Il sindaco di Mariupol: “Le vittime dei russi sono il doppio di quelle dei nazisti”

L'esercito russo ha ucciso a Mariupol il doppio delle persone che furono uccise dai nazisti durante la seconda guerra mondiale: lo afferma il sindaco Vadym Boychenko in una nota pubblicata su Telegram dal Consiglio comunale della città ucraina. "Nell'arco di due anni, i nazisti uccisero circa 10.000 civili a Mariupol. Gli occupanti russi ne hanno uccisi 20.000 in due mesi. Oltre 40.000 persone sono state trasferite con la forza", dichiara il sindaco, citato dal Consiglio. "E' uno dei peggiori genocidi di una popolazione pacifica della storia moderna", aggiunge.

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La speaker della Camera Usa Pelosi a Kiev

Nancy Pelosi, speaker della Camera dei rappresentanti Usa, è a Kiev, dove ha incontrato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. E' lo stesso Zelensky a rendere nota la visita: "Ho incontrato la speaker della Camera Usa Nancy Pelosi a Kiev. Gli Usa sono un leader nel forte sostegno alla lotta contro l'aggressione russa. Grazie per l'aiuto a proteggere la sovranità e l'integrità territoriale del nostro Stato!".

Kiev chiude i porti delle città occupate

Il ministero delle Infrastrutture ucraino ha emesso un'ordinanza di chiusura dei porti di Berdiansk, Mariupol, Kherson e Skadovsk "fino al ripristino del controllo" su queste città. Lo riferisce Ukrinform citando una dichiarazione pubblicata sul sito web del consiglio dei Ministri ucraino. 

(Unioneonline)

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