Israele-Hezbollah, c’è l’accordo per il cessate il fuoco in Libano
In vigore da mercoledì mattina, Netanyahu «La durata? Dipende da quel che succede. Se si riarmeranno, noi attaccheremo». Biden: «Serve una tregua anche a Gaza»(Ansa)
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Ci si attendeva per le 21 l’annuncio di Usa e Francia, e invece Benjamin Netanyahu ha anticipato tutti e in un discorso alla nazione ha detto che c’è l’accordo per un cessate il fuoco in Libano con Hezbollah.
L’intesa è stata approvata in serata dal gabinetto di politica e sicurezza israeliano, entrerà in vigore mercoledì 27 novembre a partire dalle 9 del mattino italiane e la sua durata «dipenderà da ciò che succederà sul terreno». Il via libera è arrivato con l’ok di 10 ministri su 11: «Israele apprezza il contributo degli Stati Uniti in questo processo e mantiene il diritto di agire contro qualsiasi minaccia alla sua sicurezza».
Netanyahu, dal canto suo, avverte: «D’accordo con gli Usa, manteniamo libertà militare completa in Libano. Quanto durerà la tregua, dipende da cosa succederà sul terreno: se Hezbollah si riarmerà, noi attaccheremo, se tenterà di ricostruire infrastrutture terroristiche vicino al confine, colpiremo», ha aggiunto il premier, sottolineando tuttavia che «Hezbollah non è più quello di prima, lo abbiamo riportato indietro di decenni».
«Perché fare una tregua adesso? Ci sono tre motivi: concentrarsi sulla minaccia iraniana; rinnovamento delle forze e rifornimento completo. E vi dico apertamente, ci sono stati grossi ritardi nella fornitura di armi e munizioni; terzo motivo, separare i fronti e isolare Hamas», ha spiegato Netanyahu, affermando di essere «determinato a fare tutto il necessario per impedire all’Iran di ottenere armi nucleari, la minaccia più importante da rimuovere per garantire l’esistenza e il futuro dello Stato di Israele».
Il premier libanese Najib Mikati ha definito l’intesa «un passo fondamentale verso la stabilità regionale».
Ma poco dopo l’annuncio di Netanyahu, tre razzi a lungo raggio partiti dal Libano sono stati intercettati da Iron Dome, d’altronde per l’intera giornata le Idf hanno bombardato Beirut distruggendo edifici residenziali e provocando diverse vittime. L’auspicio è che siano le ultime schermaglie prima dell’inizio della tregua.
Nella zona operano centinaia di militari sardi della Brigata Sassari, che guida la missione Unifil delle Nazioni Unite. Spesso la missione di peacekeeping è finita sotto il fuoco incrociato tra Idf e Hezbollah, e proprio pochi giorni fa quattro soldati sardi sono rimasti feriti.
BIDEN
In serata sono arrivate anche le dichiarazioni di Joe Biden: «Ho parlato con il premier di Israele e con quello del Libano e posso annunciare la tregua, per il Libano è un nuovo inizio», ha detto, aggiungendo che «a Hezbollah o quel che resta non sarà consentito di minacciare più la sicurezza di Israele». Nel sud del Libano «non ci saranno truppe americane», ha precisato il presidente Usa, spostando poi il discorso su Gaza. «Anche a Gaza serve una tregua urgente, la popolazione civile sta vivendo un inferno», ha affermato, sottolineando che gli Usa «lanceranno una nuova iniziativa insieme a Turchia, Egitto, Qatar, Israele e altri Paesi per raggiungere il cessate il fuoco a Gaza e la liberazione degli ostaggi nelle mani di Hamas».
In una dichiarazione congiunta i presidenti di Usa e Francia, Joe Biden e Emmanuel Macron, affermano che Washington e Parigi assicureranno che l'accordo di cessate il fuoco in Libano sia «attuato nella sua interezza». «Gli Stati Uniti e la Francia lavoreranno con Israele e il Libano per garantire che questo accordo venga attuato nella sua interezza e fatto rispettare», hanno sottolineato i due capi di Stato.
(Unioneonline/L)