Donald Trump ha ricevuto soldi per le sue aziende da governi stranieri.

Lo rivela il Washington Post, secondo cui ai tempi delle presunte iniezioni di denaro arrivate sui conti del tycoon quest'ultimo era già in corsa allo Studio Ovale.

E, sempre stando al giornale americano, i procuratori generali di Washington Dc e del Maryland avrebbero già citato in giudizio il presidente con l'accusa di violazione delle leggi anticorruzione in vigore nel Paese.

"Trump - dicono le procure - ha violato molte promesse di mantenere separati il dovere pubblico dai suoi interessi privati".

Questo nonostante l'inquilino della Casa Bianca abbia affidato la gestione di uno degli alberghi al centro della vicenda, il Trump International Hotel di Washington, ai figli maschi, Donald jr. ed Eric.

Ora la decisione se procedere o no a una formale inchiesta spetta a un giudice federale.

Se così fosse, Trump potrebbe essere costretto a diffondere la sua dichiarazione dei redditi, che si è sempre rifiutato di rendere pubblica.

(Redazione Online/D)

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