Secondo i media russi le vittime dell’attentato avvenuto ieri al Crocus City Hall di Mosca sono più di 100, compresi alcuni bambini. Ci sono molte persone in gravi condizioni negli ospedali e in queste ore si stanno concludendo le operazioni di spegnimento dell’incendio.

Il direttore dei servizi di sicurezza russi Fsb ha riferito al presidente Vladimir Putin l'arresto di 11 persone, tra cui quattro terroristi. I sospettati avrebbero avuto «contatti» in Ucraina e avrebbero cercato di fuggire verso il confine.  

A entrare in azione, un commando armato di fucili d’assalto Kalashnikov, con munizioni in abbondanza. Particolari che si osservano nel video pubblicato dall’ufficio stampa del Comitato investigativo russo. 

L’attacco è stato rivendicato dall’Isis sul suo canale Telegram. «Miliziani dello Stato islamico - si legge nel messaggio – hanno attaccato un grande raduno (...) alla periferia di Mosca» e poi si sono «ritirati sani e salvi nelle loro basi».

L’inferno è scoppiato poco prima del concerto del gruppo Picnic all’interno del teatro. I terroristi hanno lanciato dell’esplosivo e si è scatenato un vasto incendio che ha intrappolato decine di persone all’interno della sala.

In un primo momento alcuni esponenti politici di Mosca avevano puntato il dito contro l’Ucraina, ma dopo i messaggi dello Stato islamico ora lo scenario è cambiato. 

L’attentato è stato condannato da più parti nel mondo. L'ambasciata italiana si è immediatamente attivata per verificare l'eventuale presenza di connazionali, che al momento non risulta.

Dagli Stati Uniti la Casa Bianca ha confermato che c’era stato un avvertimento a Mosca all'inizio di marzo su un possibile attacco terroristico che avrebbe potuto colpire "grandi raduni" nella capitale. E anche la Farnesina l'8 marzo aveva pubblicato sul sito “Viaggiare sicuri” un comunicato in cui invitava i cittadini italiani ad evitare gli assembramenti e gli «eventi culturali con grossa partecipazione» nella città di Mosca. 

(Unioneonline/s.s.)

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