Stanno suscitando scalpore negli Stati Uniti le parole di un senatore dell'Arkansas, il repubblicano Tom Cotton, che citando "i padri fondatori" ha descritto la schiavitù come un "male necessario" sul quale è stata costruita la nazione americana.

In un'intervista a un giornale locale - riferisce la Bbc - Cotton ha anche dichiarato di rifiutare l'idea che gli Stati Uniti siano un paese fondamentalmente razzista.

Il senatore ha criticato fortemente le proteste portate avanti a livello nazionale dal movimento Black Lives Matter, descrivendole in un'opinione del New York Times come "un'orgia di violenza" e appoggiando la minaccia di Donald Trump di usare le truppe per reprimere i disordini.

"Dobbiamo studiare la storia della schiavitù e il suo ruolo e impatto sullo sviluppo del nostro paese - ha detto - perché altrimenti non possiamo capire il nostro Paese. Come dicevano i Padri Fondatori, era il male necessario su cui era costruita l'unione, ma l'unione è stata costruita in un modo, come disse Lincoln, per mettere la schiavitù sulla rotta della sua definitiva estinzione".

Cotton sta lavorando perché sia introdotta una legge per vietare i fondi federali a un progetto del New York Times volto a rivedere la visione storica della schiavitù. "L'intera premessa del progetto è che l'America sia alla radice un paese irrimediabilmente razzista", ha sottolineato spiegando di non condividere affatto questa visione. "L'America - ha aggiunto - è un grande e nobile Paese fondato sull'affermazione che tutta l'umanità è stata creata uguale. Abbiamo sempre lottato per mantenere questa promessa, nessun Paese ha mai fatto di più per raggiungerla".

(Unioneonline/v.l.)
© Riproduzione riservata