La variante Omicron a pochi giorni dalla sua scoperta in Sudafrica ha varcato i confini di tutti i continenti, dall’Europa all’Australia, dall’Asia all’America, dove ieri sera sono stati confermati i primi casi in Canada.

" una corsa contro il tempo" per capirne di più e adottare le contromisure giuste, sottolinea la presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen mentre Londra, presidente di turno del G7, ha convocato per oggi una "riunione d'emergenza" dei ministri della Sanità del Gruppo.

Le nazioni tornano a blindarsi e a chiudere i confini, ritorna lo spettro del 2020: Israele, Marocco e Giappone hanno chiuso totalmente le frontiere, diversi Paesi europei – Italia compresa – le hanno chiuse solo ad alcuni Paesi africani. Non chiude invece il Sudafrica, che però valuta l’ipotesi dell’obbligo vaccinale.

Sulla variante gli scienziati stanno lavorando per capire come si sia sviluppata, quanto sia pericolosa in termini di gravità della malattia e quanto possa aggirare gli attuali vaccini. Bisogna attendere un paio di settimane per avere risposte certe.

Per i medici sudafricani, primi a studiarla, i sintomi dei contagiati sono “lievi”, ma le sue numerose mutazioni (forse 10, rispetto alle 2 della Delta e alle 3 della Beta) la rendono un ibrido mai visto prima e degno della migliore attenzione. E il governo ha lanciato un appello, ribadito anche dall’Oms, ad evitare un bando “punitivo"dei voli.

LE CHIUSURE – Nel frattempo i governi si impegnano per non vanificare gli sforzi fatti finora. Israele e il Giappone hanno chiuso i confini, il Marocco ha sospeso per due settimane i voli in arrivo.

In Europa la Gran Bretagna ha la lista rossa più lunga tra i Paesi dell'Africa australe da cui è vietato viaggiare, ma a Londra vogliono rafforzare le proprie difese. Nel Regno sono stati registrati tre casi di Omicron ed in gioco c'è la possibilità di "godersi il Natale con le famiglie", ha sottolineato il ministro della Salute Sajid Javid, Martedì scatta l'obbligo di mascherina nei negozi e nei trasporti, e l'obbligo di test per tutti gli arrivi, con quarantena fino al risultato.

Nel Vecchio Continente la variante si diffonde in sempre più Paesi, tutti i positivi sono in arrivo dall’Africa australe: la Danimarca si è aggiunta a Belgio, Repubblica Ceca, Italia e Germania, c'è un caso sospetto in Austria. Poi c'è l'Olanda, dove quasi sicuramente ci sono diverse decine di casi di Omicron (almeno 13 accertati) tra i passeggeri di due voli di rientro dal Sudafrica. Proprio in Olanda è appena scattato il semi-confinamento, con la chiusura di ristoranti, bar, negozi non essenziali, cinema dalle 17 alle 5: un giro di vite deciso prima dell'arrivo di Omicron.

Negli Usa "colpirà inevitabilmente", ha sottolineato il virologo Antony Fauci, puntando il dito contro un tasso di vaccinazione stagnante che rischia di portare ad una "quinta ondata". In Sudafrica, da quanto Omicron è stata rilevata, il tasso di positività è schizzato al 9,2%. 

LOCATELLI – "Preoccupati" per la variante Omicron "mi sembra un termine largamente eccessivo". A dirlo è Franco Locatelli, coordinatore del Cts a Buongiorno su SkyTG24. "Sappiamo - aggiunge - che questa è una variante che ha avuto una diffusione importante in Sudafrica, il tempo che ci ha messo per diventare predominante è largamente ridotto rispetto alle altre varianti, c'è stato un incremento del 260% quasi dei casi in quel Paese: il tutto supporta una maggior contagiosità. Ma non abbiamo nessuna evidenza che possa provocare malattia più grave o sfuggire all'effetto protettivo dei vaccini in maniera importante".

VACCINI – Sul fronte vaccini tornano ad aumentare le somministrazioni di prime dosi in Italia. Ieri 28.385, sabato 28.018, venerdì 25.607, a fronte di una media della settimana scorsa di poco più di 17mila inoculazioni al giorno. Effetto del Green pass rafforzato e dei timori per la nuova mutazione.

Si continua nel frattempo a spingere sulle terze dosi. “L’87,5% delle persone ha ricevuto la prima dose, l’85% ha completato il ciclo. Mentre facciamo la terza dose dobbiamo anche recuperare le persone che non si sono vaccinate”, ha detto il ministro della Salute Roberto Speranza.

(Unioneonline/L)

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