Non sono bastate le proteste montate in tutto il Regno Unito, né un milione e 600mila firme raccolte dai sudditi di sua Maestà, per rinviare la visita di Stato di Donald Trump a Londra.

L'incontro fra il leader statunitense e il premier britannico, in programma da qui a qualche mese, ci sarà.

Parola della stessa Theresa May, la quale pur sottolineando che "il Regno Unito ha un approccio diverso sulle restrizioni all'immigrazione", conferma l'invito.

"Gli Usa sono un alleato stretto e l'invito per una visita di Stato resta in vigore", ha detto la May in una conferenza stampa a Dublino.

Intanto il Parlamento britannico discuterà il prossimo 20 febbraio la petizione che chiede l'annullamento dell'incontro con Trump
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