Un ombrello, appoggiato al muro di un ufficio, cade per terra, quando ormai tutti gli impiegati sono andati a casa per il weekend, bloccando la porta d'ingresso. E i dipendenti, il lunedì mattina, si ritrovano chiusi fuori, impossibilitati a entrare.

Una situazione all'apparenza banale. "Normale" sfortuna.

Non fosse che la foto dell'ombrello in questione, postata su Twitter, è diventata in poco tempo virale (115mila like e 20mila retweet) e oggetto di una vera e propria gara di proposte tra gli utenti per riuscire a trovare una soluzione allo stallo, senza arrivare all'extrema ratio di infrangere il vetro.

La disavventura è andata in scena negli Usa, a Washington, in un ufficio della WeWork, catena immobiliare che affitta spazi da adibire a ufficio.

"Siamo arrivati lunedì e abbiamo scoperto di non poter entrare. Non c'era possibilità. L'ombrello era caduto in maniera 'perfetta', sigillando la porta d'entrata", ha spiegato alla stampa Usa Mike Ponticelli, uno dei lavoratori rimasti chiusi fuori (nonché padrone dell'ombrello).

"Per prima cosa - abbiamo cercato di scuotere la porta. Poi abbiamo provato a infilare le dita nella fessura a fianco. Nessun risultato. L'ombrello stava fermo lì, come la spada nella roccia", ha proseguito.

A quel punto gli impiegati, quattro in tutto, hanno provato a contattare la WeWork, proprietaria dei locali.

"Ci hanno mandato un tecnico, ma nemmeno lui è riuscito a trovare una soluzione".

Allora, dopo un post sui social, è intervenuta la Rete che ha provato a dare manforte, con una raffica di suggerimenti: fate un buco nella porta o un buco nel muro accanto; provate con pinze e cacciavite; provate con un appendiabiti. Ma niente da fare.

Quindi, a mali estremi, sono arrivati i post senza mezze misure: spaccate il vetro e basta.

"Ma - ha spiegato Ponticelli - non volevamo arrivare a tanto. Sarebbe stato un disastro e anche pericoloso. Inoltre, non c'era una vera e propria emergenza. Se ci fosse stato dentro un bimbo o un cane, allora sì che l'avremmo spaccato. Ma non era questo il caso".

Alla fine, la soluzione non l'ha trovata il web, ma un altro tecnico, intervenuto sul posto.

È salito nell'ufficio al piano di sopra, ha praticato un foro "del diametro di un cetriolo" nel pavimento (di quelli non certo impenetrabili di molti edifici Usa), ha calato un filo metallico ed è riuscito a sollevare e spostare l'ombrello.

"Ci sono voluti due giorni, ma alla fine siamo riusciti a riprendere possesso del nostro ufficio", la chiosa del proprietario dell'ombrello dispettoso. "E, se devo essere sincero, mai mi sarei aspettato di essere protagonista di una simile disavventura".

(Unioneonline/l.f.)
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