Aperte le urne nel Kurdistan iracheno (ma seggi sono stati allestiti anche nelle province di Kirkuk, Diyala e Nineveh) per il referendum relativo all'indipendenza della regione autonoma da Baghdad.

Il governo centrale ha espresso più volte la sua contrarietà alla consultazione, e lo stesso hanno fatto Turchia, Usa e Iran, mentre le Nazioni Unite hanno paventato un "possibile effetto destabilizzante" del voto.

Secondo la commissione elettorale di Erbil, gli elettori sono circa 5,3 milioni e i seggi più di 2mila: si potrà votare fino alle 18 ora locale (le 17 in Italia) e i risultati dovrebbero essere diffusi domani.

Se vincesse il "sì" non ci sarà automaticamente la nascita di un Kurdistan iracheno indipendente, ma i curdi potranno avere più forza nei negoziati col governo centrale.

Intanto il presidente della regione, Masoud Barzani, ha già votato, così come ha fatto il governatore della provincia di Kirkuk, Majmaldin Karim.

(Redazione Online/s.s.)
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