Più del 90% dei curdi iracheni ha votato a favore dell'indipendenza del Kurdistan da Baghdad: a riportarlo sono i risultati non ufficiali diffusi dalla tv curda Rudaw all'indomani del referendum.

Secondo i dati provvisori, il sì ha ottenuto più del 93% delle preferenze.

I risultati definitivi dovrebbero essere resi noti entro domani.

L'AFFLUENZA - Ieri sera la commissione elettorale di Erbil ha reso noto che ha votato il 72,16% degli aventi diritto, circa 4,5 milioni di curdi.

Dopo la chiusura dei seggi, in molti a Erbil sono scesi in strada per celebrare il voto.

LE REAZIONI - Nella notte è intervenuto sulla tv di Stato il premier iracheno Haider al-Abadi affermando che il governo di Baghdad non è disposto a colloqui riguardo i risultati del voto, definito "incostituzionale".

Il referendum ha creato preoccupazioni in tutta la comunità internazionale. Il segretario generale dell'Onu, Antonio Guterres, ha manifestato apprensione per le "possibili conseguenze destabilizzanti" della consultazione, insistendo sul "dialogo" per risolvere le questioni aperte tra Baghdad e il governo regionale del Kurdistan.

Anche gli Stati Uniti si sono detti "profondamente delusi" dalla decisione di procedere con il referendum "unilaterale".

"Le relazioni storiche degli Usa con il popolo della regione del Kurdistan iracheno non cambieranno - ha assicurato Washington - ma noi crediamo che questo passo aumenterà l'instabilità e le difficoltà per la regione del Kurdistan e i suoi abitanti".

(Redazione Online/D)

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