Nonostante non si fermi la diffusione di casi di variante Delta nel Paese, Boris Johnson ha annunciato la fine delle misure restrittive contro il coronavirus nel Regno Unito, dall’uso della mascherina al chiuso e sui mezzi pubblici al distanziamento sociale, con l’obiettivo di “restaurare le libertà del popolo”.

Il cosiddetto “Freedom Day” dovrebbe essere il prossimo 19 luglio (la decisione ufficiale verrà presa il 12 luglio): il premier britannico si è detto detto fiducioso di poter escludere ulteriori rinvii dopo quello del 21 giugno.

Oltre allo stop dell’uso obbligatorio dei dispositivi di protezione individuali in luoghi chiusi, come pub e negozi, verrà eliminata anche la regola legata al distanziamento sociale e sarà dunque permesso agli esercizi commerciali di lavorare a capacità piena.

Inoltre, verrà meno la raccomandazione di lavorare da casa in smart working, con la riapertura a pieno regime degli uffici, con modalità scelte dalle singole aziende.

Nel suo discorso Johnson ha sostenuto con forza la tesi secondo cui è arrivato il momento di “imparare a convivere con il virus”. Il governo, d’ora in poi, si affiderà prevalentemente al “buon senso” e al giudizio personale dei cittadini.

L’obbligo di utilizzare le mascherine resterà in vigore solo negli ospedali e nei presidi sanitari.

La Gran Bretagna diventerà così il primo grande Paese al mondo a eliminare la maggior parte delle restrizioni anti-Covid, anche grazie al successo della sua campagna vaccinale.

Secondo Johnson, due terzi della popolazione adulta risulteranno immunizzati entro il 19 luglio, con l'impegno a offrire almeno una prima dose al 100%.  

(Unioneonline/F)

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